Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 15 Giugno 2024
Incidente di Sernio, indagini in corso
per capire la dinamica della tragedia
I magistrati hanno deciso che sul corpo della vittima, Ausilia Caterina Rinaldi di 87 anni, sarà effettuata l’autopsia. Ancora sotto osservazione Il 95enne sopravvissuto
Nella mattinata di ieri, grazie all’intervento di un elicottero e con l’aiuto degli addetti dell’Autosoccorso Di Vita di Sondalo del Consorzio soccorso Valtellina, su disposizione del magistrato Daniele Carli Ballola è stata recuperata dall’invaso dell’ex Aem a Sernio l’Apecar che, nel pomeriggio del giorno prima, vi era precipitata con all’interno i due anziani residenti a Mazzo di Valtellina, uno dei quali ha poi perso la vita. Il piccolo autocarro, alla cui guida c’era quasi sicuramente Dino Morella di 95 anni, padre di un pompiere in pensione, salvato dai vigili del fuoco permanenti del distaccamento di Tirano intervenuti con i colleghi volontari della stessa cittadina al confine con la Svizzera, è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Sondrio, guidata da Piero Basilone, e affidato al custode giudiziale per i successivi rilievi di natura tecnica, innanzitutto, sullo stato di efficienza. L’inchiesta sarà probabilmente per omicidio stradale.
Intanto, i magistrati hanno deciso che sul corpo della vittima, Ausilia Caterina Rinaldi di 87 anni, vedova da tanti anni del marito falegname, che abitava nella casa di famiglia in via Albertinelli 2 e ricomposto nell’obitorio dell’ospedale Morelli di Sondalo dagli addetti delle onoranze funebri Cavenaghi di Tirano, sarà effettuata l’autopsia che dovrebbe contribuire a fare piena luce sul drammatico incidente. La tragedia è avvenuta in località San Gottardo, sulla sponda opposta a quella dove c’è il tracciato della pista ciclabile, all’altezza della statale 38 dello Stelvio, in territorio comunale di Lovero, per pochi metri oltre il confine con Sernio.
L’esame autoptico sarà effettuato settimana prossima e l’incarico affidato, quasi certamente, al patologo Luca Tajana dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Pavia o alla sua collega Elena Invernizzi. Solo dopo i figli Valerio Foppoli, che lavora all’Enel, ed Emilio, dipendente del Morelli, con gli altri parenti e amici potranno dare l’ultimo saluto nel funerale ad Ausilia che sarà celebrato in paese. Il piccolo autocarro, al momento dell’incidente, si trovava in prossimità di un frutteto, per la precisione in un punto superiore alla ripidissima scarpata lungo la quale poi, all’improvviso, è rotolato, prima di finire nell’acqua gelida della diga. Su cosa sia realmente successo, su cosa possa avere determinato l’incidente tenteranno di appurarlo le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tirano, guidata dal capitano Riccardo Angeletti. Tante ipotesi al vaglio. Si è trattato di un guasto meccanico? Oppure non era stato tirato bene il freno a mano del piccolo porter, dal peso di circa 600 chilogrammi? Ha ceduto il terreno? Oppure è stata effettuata una manovra errata e, per un terribile errore, è stata innestata la prima marcia, facendo precipitare di sotto il veicolo con i due pensionati a bordo?
Un salto nel vuoto di alcune decine di metri, fino a finire nelle gelide acque, dove ha perso la vita la donna, sbalzata all’esterno durante la caduta, mentre l’amico Dino padre di Emilio, stimato vigile del fuoco in pensione - si è fortunatamente salvato, grazie al tempestivo arrivo con un canotto dei vigili del fuoco tiranesi.
Ancora sotto osservazione Il 95enne sopravvissuto, dopo essere stato stabilizzato sul posto dal personale sanitario di un’ambulanza e dell’automedica, è stato in seguito trasportato d’urgenza con un velivolo di Elisondrio mandato a Lovero da Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza) all’ospedale “Morelli” di Sondalo. Ieri il pensionato era ancora trattenuto in osservazione per altre 24 ore nella struttura ospedaliera dell’Alta Valle, ma il quadro clinico parrebbe essere decisamente migliorato e presto la prognosi potrebbe essere definitivamente sciolta. La sua salvezza sarebbe, a ragione, definita un vero miracolo. E, a quel punto, diventerebbe un prezioso testimone per ricostruire la dinamica del drammatico sinistro. Nel frattempo il sindaco di Mazzo di Valtellina si stringe al dolore dei familiari della vittima. «La comunità di Mazzo è scossa per quanto accaduto dichiara il primo cittadino Franco Saligari - ed esprimo il cordoglio ai figli e la vicinanza a tutta la famiglia colpiti dal grave lutto».
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