Incendio alla Work Safety: iniziate le operazioni di bonifica dell’area

A un anno e quattro mesi dallo spaventoso incendio che distrusse il capannone della Work Safety a Castione Andevenno, sono iniziate le operazioni di bonifica dell’area, rimasta dal 16 settembre del 2023 completamente bloccata, quasi sospesa nel tempo, con le macerie della struttura e di quello che è andato a fuoco a ricordare l’accaduto.

E ora, dissequestrata l’area al termine delle indagini dei carabinieri, il proprietario può finalmente ripulire tutta la zona, e lo scorso week-end sono iniziati i lavori. Non si tratta certo di un intervento semplice e veloce, tra l’altro già sospeso a inizio di questa settimana per via del maltempo. Ma si tornerà a lavorare quanto prima per riuscire a bonificare l’area nel minor tempo possibile e “restituirla”, quindi, al proprietario, che aveva dato in affitto il capannone alla società che si occupava della gestione della medicina e della sicurezza del lavoro.

Le indagini dei carabinieri sul rogo doloso hanno portato, nel giro di appena un paio di mesi, all’arresto degli autori materiali dell’incendio e anche all’esecuzione di un’ordinanza cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del titolare della Work Safety, l’imprenditore di 51 anni Andrea Taurino, accusato di aver commissionato il rogo per incassare il premio dell’assicurazione.

Prima erano scattate le manette nei confronti degli incendiari e dell’intemediario che commissionò loro il lavoro. Grazie alle testimonianze e alle telecamere di videosorveglianza i carabinieri della Compagnia di Sondrio erano riusciti a risalire al furgone Fiat Fiorino, noleggiato da una società di Milano, notato in prossimità della ditta prima che divampasse il rogo. Gli occupanti avevano sostituito le targhe appena arrivati in Valtellina e subito dopo aver appiccato le fiamme erano fuggiti a bordo del mezzo. In manette erano finiti due uomini di 51 anni residenti a Milano, già denunciati in passato per vari reati e dipendenti della società che aveva preso a noleggio il furgone (estranea ai fatti) e un uomo di 40 anni, proprietario dell’autovettura a cui erano state tolte le targhe utilizzate per mascherare il furgone a noleggio. A ingaggiare i tre era stato un 62enne di Corsico, anche lui arrestato.

Una volta in carcere i quattro uomini, le indagini si sono concentrate sul mandante del rogo. E a metà novembre del 2023 i militari hanno bussato alla porta di Taurino, finito agli arresti domiciliari. Secondo gli elementi raccolti dalla Procura, avrebbe commissionato al 62enne di Corsico l’incendio, promettendogli una importante somma di denaro e una carica dirigenziale all’interno di una nuova società ancora da costituire. L’imprenditore avrebbe consegnato personalmente all’uomo metà della cifra pattuita e le chiavi dell’azienda.

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