Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 19 Aprile 2019
Incendi, il pericolo è nel camino
Due roghi alla settimana in Valle
I vigili del fuoco invitano a una maggiore attenzione sul tema. «Bisogna rivolgersi a installatori qualificati ed effettuare la manutenzione».
Canne fumarie di camini e stufe a legna e a pellet. I dispositivi, gli inserti camino o i bruciatori e bracieri possono essere nuovi, ma la canna fumaria? È stato costretto ad emettere una nota ufficiale il comando dei vigili del fuoco di Sondrio per quella che viene considerata una vera e propria emergenza “Per incendi di canne fumarie”. Le cifre parlano chiaro: soltanto nei primi mesi del 2019 gli interventi di questo tipo sono stati 25, quasi due alla settimana.
Prendono fuoco le incrostazioni di fuliggine, le fiamme consumano i camini, si estendono ai tetti. «Nell’ultimo periodo, tra il mese di gennaio fino ad oggi – ha comunicato il vicecomandante Massimo Tarabini – abbiamo effettuato diversi interventi per incendi che hanno coinvolto tetti combustibili di abitazioni civili, accertando in alcuni casi che questi eventi erano determinati da anomalie o surriscaldamenti delle canne fumarie di camini a legna. Il concentrarsi di eventi similari – ha proseguito – in un ristretto periodo, induce il comando, a cui compete istituzionalmente la diffusione della cultura sulla sicurezza, a sensibilizzare l’opinione pubblica ad una maggiore attenzione nella conduzione di questi sistemi domestici di produzione del calore. È opportuno ricordare, al cittadino che ha intenzione di installare in casa un camino a legna – ha proseguito il dirigente – di rivolgersi a installatori qualificati nell’esecuzione di canne fumarie a regola d’arte, a tutela della propria ed altrui incolumità». Una canna fumaria, è stato rimarcato nella nota ufficiale, deve «essere a tenuta dei prodotti della combustione, essere impermeabile e termicamente isolata; di sezione adeguata alla portata dei fumi; venire realizzata in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore e all’azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense».
Avere andamento verticale senza strozzature per tutta la lunghezza, essere adeguatamente coibentata per evitare fenomeni di condensa o di raffreddamento dei fumi e anche distanziata, mediante intercapedini o isolanti opportuni, dalle strutture combustibili del tetto o da materiali facilmente infiammabili. «Questi requisiti essenziali, unitamente ad altre caratteristiche note agli esperti di settore, assicurano il regolare tiraggio e l’evacuazione dei fumi di combustione».
Sul fuoco e sui dispositivi che ne governano l’utilizzo le sottovalutazioni dei problemi sono pericolose. «L’esercizio e la manutenzione delle canne fumarie – ha ribadito il vice comandante Tarabini – è affidato ai proprietari, i quali, pertanto, hanno l’obbligo di vigilare responsabilmente sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della canna. Effettuando periodicamente una corretta pulizia che la preservi nel tempo dagli intasamenti creati dalla fuliggine o dai materiali incombusti. Si confida sulla presente attività di sensibilizzazione nel territorio provinciale, attività preventiva rispetto agli obblighi di intervento urgente effettuati per competenza dai vigili del fuoco, con l’obiettivo di raggiungere nel tempo livelli di sicurezza sempre più elevati».
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