Inaugurata a Sondrio la nuova sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza

«Questa non è solo una caserma, ma rappresenta un simbolo di protezione, di trasparenza e di giustizia per tutti i valtellinesi e i valchiavennaschi. Auguro quindi a tutti voi, finanzieri, un buon e proficuo lavoro per il bene di questa terra virtuosa e della sua comunità in modo da rafforzare sempre più il legame fra istituzioni e cittadini».

A dirlo, in chiusura del suo articolato discorso tenuto in sede di inaugurazione, stamattina a Sondrio, del restyling e dell’ampliamento della palazzina che ospita la sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo, l’onorevole e ministro dell’Economia e finanza, Giancarlo Giorgetti, come noto, legato a doppio filo alla provincia di Sondrio e, in particolare, alla Valle Spluga.

«Torno volentieri in Valtellina e Valchiavenna - ha detto in apertura del discorso ufficiale -, perché è una terra che conosco fin da ragazzo e apprezzo molto così come ammiro i suoi abitanti, gente virtuosa, abituata a vivere e lavorare in un ambiente non semplice per la sua conformazione geografica, ma che, proprio per questo, ha sviluppato un forte carattere, una notevole intraprendenza e una naturale attitudine all’impegno e al sacrificio. Gente che, negli anni, senza bisogno dell’intelligenza artificiale, ha sviluppato una notevole sapienza contadina, prima, poi artigianale, professionale, creditizia e industriale. E le prossime Olimpiadi invernali costituiranno una vetrina speciale e un’autentica opportunità, unica, per promuovere le eccellenze valtellinesi e valchiavennasche e d’Italia intera».

Esempi virtuosi alla crescita dei quali, per Giorgetti, ha contribuito e contribuisce tutt’ora molto l’attività delle Fiamme Gialle «perché la presenza, qui, della Gdf costituisce un impegno concreto alla difesa della legalità economico-finanziaria essenziale per lo sviluppo e il benessere della comunità. I cittadini e le imprese devono sapere che la Guardia di finanza è al loro fianco, dalla parte degli onesti con una missione specifica che non è solo quella di contrastare l’evasione fiscale, la contraffazione e il contrabbando, ma di creare un contesto in cui le imprese e le persone possano operare in un ambiente sano e competitivo, garantendo pari opportunità a chi agisce con correttezza e rispetto delle regole. Ogni intervento contro il lavoro nero e il commercio di prodotti contraffatti protegge le imprese oneste, ma anche i lavoratori e i consumatori. Perché, come ha detto Papa Francesco sabato scorso per i 250 anni delle Fiamme Gialle, il lavoro nero è uno scandalo lesivo della dignità umana».

Appena prima dell’intervento del ministro, ad introdurre la cerimonia in via Rota, nell’area ovest del capoluogo, è stato il colonnello Giuseppe Cavallaro, comandante provinciale della Guardia di Finanza, che ha ringraziato tutti i presenti per essere intervenuti e, in primis, il generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro, comandante generale delle Fiamme Gialle che ha sostenuto e sostiene convintamente interventi di recupero e di efficientamento delle caserme del corpo, proprio come accaduto a Sondrio.

Un progetto avviato diversi anni fa, e che, grazie al supporto del Governo per il reperimento dei fondi, del Comando generale delle Fiamme Gialle, dell’Agenzia del demanio e del Provveditorato alle opere pubbliche, ha potuto prendere il largo e consegnare ai 100 militari che vi lavorano, suddivisi in quattro reparti, una struttura più funzionale e accogliente.

«Prima i reparti del Corpo erano dislocati su due immobili differenti - dice il colonnello Cavallaro - mentre ora la location è unica e consente di ottimizzare le funzioni di comando e di controllo. La palazzina, nel contempo, permette anche un incremento della ricettività del personale in ferma volontaria ed una foresteria composta da due vani per quattro posti letto oltre alla possibilità di accogliere fino a quattro unità cinofile nel rinnovato canile».

Due, stamattina, i cani presenti nel vicino canile, due bellissimi pastori tedeschi di colore nero, uno dei quali, Mila, col proprio conduttore, si è concessa a gran richiesta per foto ricordo con i tanti militari, uomini e donne, presenti.

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