
Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 12 Gennaio 2017
In provincia il triste primato delle case lasciate vuote
Quella di Sondrio, terza in Italia, è la provincia lombarda con il maggior numero di case vuote, praticamente una su due, mentre Milano sfiora il pieno utilizzo.
Di solito Sondrio sta in fondo alle classifiche lombarde, soprattutto se si tratta di graduatorie legate esclusivamente ai numeri. Stavolta, invece, la Valtellina guarda tutti dall’alto in basso. Quella di Sondrio, terza in Italia, è la provincia lombarda con il maggior numero di case vuote, praticamente una su due, mentre Milano sfiora il pieno utilizzo. È quanto emerge da un’analisi sulle abitazioni non occupate di “Solo Affitti”, rete immobiliare specializzata nella locazione, con 340 agenzie.
Bisogna premettere che come case vuote si intendono quelle che non sono abitate regolarmente. Immobili sfitti o invenduti, ma nel caso della Valtellina si tratta soprattutto di seconde case abitate solo nei periodi di vacanza. A volte per vari mesi, in molti più casi per pochissimi giorni.
Il dato complessivo non può essere suddiviso nelle varie componenti. Tornando ai numeri, la Lombardia è la regione italiana con la più bassa concentrazione di case vuote (15,16% per oltre 731 mila abitazioni non occupate), pur avendo al suo interno una delle province con più immobili non occupati. Come anticipato, si tratta di Sondrio.
La nostra provincia, anche in virtù della presenza di seconde case di villeggiatura, è terza in Italia per percentuale di abitazioni non occupate con quasi il 50% del totale (49,7%) e quasi 74 mila e 500 immobili inutilizzati. Lecco è al secondo posto con un immobile non occupato su 4 (25,8% e oltre 48 mila case non occupate), Bergamo al terzo con il 22,7% e quasi 128 mila e 800 immobili vuoti. Entrambe sopra la media nazionale (22,5%).
Stavolta la metropoli è in basso alla classifica. Milano, infatti, fa registrare la minor concentrazione di case vuote della Lombardia e di tutta l’Italia, con oltre 87 mila e 600 immobili vuoti pari al 6,1%. Una percentuale che rappresenta comunque un patrimonio cospicuo in una metropoli dove la domanda di abitazione è sempre elevata.
Nel resto d’Italia tra le province con più case sfitte insieme alla Valtellina che occupa il gradino più basso del podio, spiccano in Sardegna Olbia-Tempio, dove se ne contano oltre la metà (il primo posto nazionale con il 52,88%, più del doppio della media italiana, e 71.614 abitazioni) e Aosta, che conquista il secondo posto nazionale con il 50% e 58.731 immobili non occupati.
In entrambi i casi si tratta di dinamiche simili a quelle della Valtellina, visto che stiamo parlando di zone turistiche. Oltre che nelle province di Milano e Monza Brianza ci si avvicina invece alla piena occupazione anche a Firenze, con il 10,1% del totale immobili. Tutta un’altra cosa rispetto a Valtellina e Valchiavenna, dove alle seconde case che vengono utilizzate dai proprietari si affiancano appartamenti e interi edifici disabitati per cinquanta settimane all’anno. Case che spesso nessuno ha l’intenzione di affittare, anche perché sono vecchie e poco appetibili per i soggiorni turistici.
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