Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 24 Dicembre 2016
Impianti di risalita, «facciamo qualcosa»
Seicento lavoratori tra fissi e stagionali in provincia di Sondrio che conta anche un “rosso” da 165 milioni e un comparto - tra turismo e commercio - vitale per il presente e il futuro di Valtellina e Valchiavenna. Eppure, dopo tanti annunci, studi e speranze, niente si muove.
La stagione invernale è iniziata esattamente come quella prima e dell’anno precedente ancora, con un trend meteorologico ormai consolidato: sole, nessuna precipitazione e inversione termica che porta il termometro ben al di sopra dello zero termico anche alle quote più alte. Che significa difficoltà nello sparare neve artificiale che già di per sé porta grosse difficoltà e sacrifici economici.
Una situazione dalla quale sembra sempre più complicato uscire. Anche per questo Giorgio Nana, segretario provinciale della Filt-Cgil, lancia l’ennesimo appello alle forze politiche e alle istituzioni del territorio «perché altrimenti, qui, non ne veniamo a capo, ma senza gli impianti la Valtellina non è niente».
La questione è sempre la stessa: le società d’impianti sono indebitate, l’aiuto economico che doveva arrivare dalla Regione sulla base di un progetto pilota non è arrivato - ora si attende la fantomatica legge quadro -, nevica sempre meno e fare neve costa. «Non possiamo dimenticarci di questo settore - ancora Nana -, turismo e commercio sono la più grande fabbrica che abbiamo. La Regione non può darci soltanto le briciole quando ricopre d’oro Monza per l’autodromo. Gli impianti di risalita danno da lavorare a 600 addetti, ma muovono tutto l’indotto e consentono al territorio di lavorare almeno quattro mesi all’anno. Ha ben posto la questione il sottosegretario Ugo Parolo in consiglio regionale: la montagna deve essere ascoltata. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione se vogliamo davvero fare qualcosa per il nostro futuro, oltre che per il nostro presente».
Si tratta secondo Nana di prendere in mano la questione una volta per tutte - il piano Grimaldi presentato finalmente ufficialmente in Provincia è un ottimo punto di partenza - e mettersi nell’ottica di aiutare gli operatori.
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