Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 27 Giugno 2018
«Il silenzio di Molteni?
Strano ma non ci turba»
Notato il mancato passaggio di consegne, in maggioranza aspettano di conoscerne i reali motivi.
Non sono passati inosservati il silenzio dell’ormai ex sindaco di Sondrio Alcide Molteni nelle ore immediatamente successive al voto e alla proclamazione ufficiale del neo primo cittadino del capoluogo Marco Scaramellini avvenuta ieri mattina in tribunale. Pur senza voler alimentare polemiche, gli esponenti della nuova maggioranza di palazzo Pretorio sottolineano come questa mancanza di simbolico “passaggio di consegne” da parte di Molteni sia cosa piuttosto inusuale e non molto elegante dal punto di vista politico e amministrativo. «Non voglio certo alimentare polemiche - ha spiegato il coordinatore provinciale di Forza Italia Filippo Rebai - anche perché non conosco le motivazioni, magari anche di carattere personale, che hanno portato a questa situazione. L’etichetta, comunque, vorrebbe un contatto del sindaco uscente con quello “entrante”, che sia telefonicamente o fisicamente, quindi questa mancanza è un po’ fuori dal protocollo e poco rispettosa. Si tratta di “eleganza istituzionale”: in fondo, anche Letta l’aveva fatto con Renzi».
Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Piasini (Lega) che proprio nel corso dell’amministrazione Molteniera seduto tra i banchi di minoranza: «Difficile prendere una posizione senza conoscere le reali motivazioni che hanno portato a questo comportamento - esordisce Piasini -. Di certo ne prendiamo atto e lo stesso faranno i cittadini: sarebbe stato comunque carino se ci fosse stato questo passaggio di consegne, ma faremo eventualmente le nostre considerazioni solo se e quando sapremo le reali motivazioni».
In ogni caso, si tratta, per Piasini, di una questione “marginale”: «Forse non si aspettavano un risultato così importante da parte nostra - prosegue l’esponente della Lega - e ora vedremo anche le decisioni di Molteni in merito a una sua presenza in consiglio. In ogni caso noi andiamo avanti, visto che la gente ha fatto la scelta del cambiamento».
Anche Andrea Massera (Sondrio liberale) ha vissuto in prima persona, dai banchi della minoranza, gli ultimi 10 anni di amministrazione Molteni e anche per questo è piuttosto stupito dall’atteggiamento dell’ex primo cittadino del capoluogo: «Sono colpito - evidenzia Massera -: se l’uscita di scena di Molteni fosse questa sarebbe poco elegante e rappresenterebbe una mancanza di garbo istituzionale che un po’ amareggia. Non conosciamo le motivazioni di Molteni e ci aspettiamo comunque un suo saluto, visto che da una figura politicamente autorevole come la sua ci aspetteremmo almeno il garbo istituzionale. Se così non fosse da un lato ci spiacerebbe, dall’altro, comunque, la cosa non ci turba. Abbiamo altro a cui pensare».
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