Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 04 Gennaio 2024
Il rientro dalle ferie ha creato ingorghi
«Martedì sono transitate 9.248 auto»
Tirano Il bilancio della giornata di fuoco per la circolazione cittadina fatto dalla polizia locale. Della Bona: «Oltretutto ci sono stati cinque mezzi recuperati a Trivigno a causa del navigatore»
Sono 9.248 i veicoli transitati martedì 2 gennaio per il Campone, a Tirano, in discesa dall’Alta Valtellina, circa 2mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contro i 7mila veicoli che, lo stesso giorno, hanno risalito la valle per raggiungere i comprensori sciistici in vista dell’Epifania.
Flussi continui
E ancora ieri questo flusso in salita si manteneva interessante, con 3.200 veicoli passati per il Campone e diretti verso Bormio a mezzogiorno, per cui entro sera si stimava un passaggio di almeno 8mila veicoli in ingresso. Questo con riferimento alla sola Alta Valtellina, perché, a questi numeri, debbono aggiungersi tutti quei turisti e sciatori che raggiungono gli altri comprensori sciistici e le località della nostra valle stimati in migliaia in questi giorni.
E anche ieri qualche intasamento si è avuto, poco dopo mezzogiorno alla Sassella in uscita da Sondrio e qualche rallentamento anche sul Campone, ma memorabile è stato per impatto il rientro dei vacanzieri del 2 gennaio, con coda fissa al Campone e lungo tutta la 38 dalle 10 fino alle 20. Poi, fra le 20 e le 21, tutto si è ridimensionato.
«Alle 20 avevamo 649 veicoli l’ora in transito sui 291 delle 21, al Campone - dice Fabio Della Bona, comandante della Polizia locale associata di Tirano -, dopodiché il flusso si è azzerato. Diciamo che i dati del giorno 2 confermano quanto avevamo già appurato in passato, ovvero che il sistema Tirano e non solo, riesce a sopportare un flusso fino a 7mila veicoli in uscita, poi, sopra questo tetto, l’ingorgo è totale. Infatti, con 2.200 veicoli in più i flussi di sono bloccati su tutte le direttrici ed è stata paralisi. Sulla 38, sulla panoramica, sulle laterali. E c’è un altro dato che ci aiuta a capire quanto incide sul transito il flusso pedonale su viale Italia, perché fra le 10 e le 11 di martedì abbiamo avuto 610 auto l’ora in transito al Campone, salite a 739 fra le 13 e le 14, quando le persone erano a pranzo e c’erano meno pedoni in centro. Il nodo principale, a Tirano, si conferma essere il ponte sul fiume Adda, sul quale convergono quattro strade e tre attraversamenti, poi, superato questo punto, i flussi riprendono a scorrere molto meglio».
Il pericolo di Google maps
C’è un aspetto su cui Della Bona, però, non intende transigere ed è quello che vuole tanti automobilisti alla ricerca di percorsi alternativi per uscire dal “tappo Tirano” avventurarsi per strade laterali su suggerimento di Google maps. «Abbiamo detto più volte e abbiamo anche posto cartelli chiari come il sole nei punti nevralgici - dice -, che non ci si può affidare a Google per dribblare il traffico cittadino tanto più in pieno inverno. Invece, anche martedì sera, i Vigili del fuoco hanno dovuto raggiungere Trivigno per recuperare cinque veicoli in panne sulla carrozzabile per via della neve e del gelo. Sono saliti da Cologna per raggiungere Trivigno, Aprica e la Bresciana su indicazione di Google, che non specifica esserci la neve, ovvio. Noi, sì, abbiamo messo cartelli, barriere e due sbarre a metà strada, ma, niente, superate. Ogni volta la stessa storia. Per fortuna non è successo niente di grave».
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