Il rientro dalle ferie ha creato ingorghi
«Martedì sono transitate 9.248 auto»

Tirano Il bilancio della giornata di fuoco per la circolazione cittadina fatto dalla polizia locale. Della Bona: «Oltretutto ci sono stati cinque mezzi recuperati a Trivigno a causa del navigatore»

Sono 9.248 i veicoli transitati martedì 2 gennaio per il Campone, a Tirano, in discesa dall’Alta Valtellina, circa 2mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contro i 7mila veicoli che, lo stesso giorno, hanno risalito la valle per raggiungere i comprensori sciistici in vista dell’Epifania.

Flussi continui

E ancora ieri questo flusso in salita si manteneva interessante, con 3.200 veicoli passati per il Campone e diretti verso Bormio a mezzogiorno, per cui entro sera si stimava un passaggio di almeno 8mila veicoli in ingresso. Questo con riferimento alla sola Alta Valtellina, perché, a questi numeri, debbono aggiungersi tutti quei turisti e sciatori che raggiungono gli altri comprensori sciistici e le località della nostra valle stimati in migliaia in questi giorni.

E anche ieri qualche intasamento si è avuto, poco dopo mezzogiorno alla Sassella in uscita da Sondrio e qualche rallentamento anche sul Campone, ma memorabile è stato per impatto il rientro dei vacanzieri del 2 gennaio, con coda fissa al Campone e lungo tutta la 38 dalle 10 fino alle 20. Poi, fra le 20 e le 21, tutto si è ridimensionato.

«Alle 20 avevamo 649 veicoli l’ora in transito sui 291 delle 21, al Campone - dice Fabio Della Bona, comandante della Polizia locale associata di Tirano -, dopodiché il flusso si è azzerato. Diciamo che i dati del giorno 2 confermano quanto avevamo già appurato in passato, ovvero che il sistema Tirano e non solo, riesce a sopportare un flusso fino a 7mila veicoli in uscita, poi, sopra questo tetto, l’ingorgo è totale. Infatti, con 2.200 veicoli in più i flussi di sono bloccati su tutte le direttrici ed è stata paralisi. Sulla 38, sulla panoramica, sulle laterali. E c’è un altro dato che ci aiuta a capire quanto incide sul transito il flusso pedonale su viale Italia, perché fra le 10 e le 11 di martedì abbiamo avuto 610 auto l’ora in transito al Campone, salite a 739 fra le 13 e le 14, quando le persone erano a pranzo e c’erano meno pedoni in centro. Il nodo principale, a Tirano, si conferma essere il ponte sul fiume Adda, sul quale convergono quattro strade e tre attraversamenti, poi, superato questo punto, i flussi riprendono a scorrere molto meglio».

Il pericolo di Google maps

C’è un aspetto su cui Della Bona, però, non intende transigere ed è quello che vuole tanti automobilisti alla ricerca di percorsi alternativi per uscire dal “tappo Tirano” avventurarsi per strade laterali su suggerimento di Google maps. «Abbiamo detto più volte e abbiamo anche posto cartelli chiari come il sole nei punti nevralgici - dice -, che non ci si può affidare a Google per dribblare il traffico cittadino tanto più in pieno inverno. Invece, anche martedì sera, i Vigili del fuoco hanno dovuto raggiungere Trivigno per recuperare cinque veicoli in panne sulla carrozzabile per via della neve e del gelo. Sono saliti da Cologna per raggiungere Trivigno, Aprica e la Bresciana su indicazione di Google, che non specifica esserci la neve, ovvio. Noi, sì, abbiamo messo cartelli, barriere e due sbarre a metà strada, ma, niente, superate. Ogni volta la stessa storia. Per fortuna non è successo niente di grave».

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