Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 05 Maggio 2016
Il Partito democratico, in due per la segreteria
Niente candidatura unitaria. Il rinnovo della segreteria del Pd si annuncia così come le dimissioni di Salvatore Ambrosi: frutto di spaccature interne e sfiducia (due le mozioni sottoscritte contro il segretario) di una parte degli iscritti.
Si annuncia calda la vigilia dell'assemblea degli iscritti che si riunirà il 13 maggio per la scelta del nuovo segretario.
Sul tavolo due candidature, quella di Roberta Songini, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Sondrio e membro dell’attuale segreteria, e quella di Giovanni Curti, consigliere comunale a Grosio e già responsabile organizzativo all’epoca della segreteria di Angelo Costanzo.
Due candidature che si contrappongono, ma che, almeno su carta, escono dalla stessa componente del partito, quella cioè uscita vincente dalle urne del 2013 contro la renziana Irene Bertoletti.
Songini è il nome condiviso all’interno della maggioranza dell’assemblea provinciale che ha vinto con Ambrosi e che il segretario uscente sostiene insieme ad una buona rappresentanza degli amministratori pubblici iscritti al Pd provinciale. Songini dovrebbe poter contare su un numero di voti intorno ai venticinque.
La candidatura di Curti, consigliere comunale a Grosio, sarebbe, invece, sostenuta da un gruppo di membri dell’assemblea fuoriusciti dalla maggioranza. Complessivamente un numero di sostenitori non sufficiente, ma che potrebbe diventarlo nel caso di un accordo con la componente renziana dell’assemblea.
Un’operazione che stravolgerebbe gli equilibri usciti dalle elezioni del 2013 per la segreteria e che costringerebbe dunque l’assemblea a rivedere anche la composizione della direzione.
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