Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 17 Dicembre 2021
Il Ligari d’argento
a Bianca Ceresara Declich
Assegnato dalla giuria il riconoscimento all’insegnante per una vita dedicata allo studio. Fondatrice dell’Istituto sondriese per la storia della Resistenza, è stata premiata per l’opera di divulgatrice
Una vita dedicata allo studio e all’ insegnamento. Un occhio attento alla storia con un’opera di divulgazione importante perché il passato non si può e non si deve dimenticare, ma con lo sguardo rivolto ai giovani, al futuro che dagli eventi devono imparare per migliorare.
E’ Bianca Ceresara Declich , insegnante, storica, fondatrice dell’istituto sondriese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea che tuttora presiede, il Ligari d’argento 2021, il premio che viene attribuito dal 1997 quale attestazione di stima e di gratitudine da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di cittadini che si siano particolarmente distinti per l’impegno profuso per la crescita civile e sociale della città. La professoressa Ceresara Declich succede a un medico, il dottor Andrea Gianatti , premiato lo scorso anno.
La decisione
A scegliere di premiarla con la massima onorificenza cittadina è stata la Commissione presieduta dal sindaco Marco Scaramellini e composta anche dai tre ex primi cittadini Alberto Frizziero , Bianca Bianchini e Alcide Molteni , che tra la diverse candidature pervenute, tutte espressione di alti profili personali e professionali, ha condiviso di assegnare il premio “Ligari d’argento” 2021 alla professoressa di origini pavesi, ma sondriese di adozione dopo il matrimonio con il professor Mario Declich nel 1956.
Nata a Mortara (Pavia) il 26 novembre 1930, Ceresara Declich si è laureata in Filosofia all’Università di Pavia. Dopo la laurea e un anno all’Istituto Croce di Napoli grazie ad una borsa di studio ottenuta per merito, nel 1956 dopo il matrimonio si è trasferita in Valtellina, sua terra di adozione. Si è distinta nell’insegnamento della storia e della filosofia presso il liceo Piazzi, dove per molti anni ha formato le giovani generazioni.
Dal 1985, dopo il pensionamento, si è dedicata alla collaborazione con l’Istituto Sondriese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea (Issrec) di cui è stata fondatrice (1984) e a lungo direttrice e presso il quale, attualmente, ricopre la carica di presidente.
Le motivazioni
«L’istituto - si legge nelle motivazioni della giuria - ha arricchito, integrandolo, il panorama della cultura storica provinciale, tradizionalmente fondato sulla Società storica valtellinese e sul Centro di studi storici valchiavennaschi. Ha contribuito a molte pubblicazioni dell’Issrec, con particolare riferimento alla storia locale e, da profonda conoscitrice della storia del confine orientale nel lungo esodo istriano-fiumano-dalmata, storia a cui è legata anche da motivi familiari, ha tenuto varie conferenze in occasione delle iniziative di commemorazione del Giorno del Ricordo. Ha inoltre svolto lezioni presso l’Università della terza età di Sondrio, continuando la sua opera di divulgatrice di cultura anche in anni recenti. Ha fatto parte della Commissione per l’Ecumenismo presso la Parrocchia a Sondrio e, sempre nel contesto del dialogo interreligioso, ha partecipato, anche come relatrice, alle iniziative del Centro evangelico di cultura di Sondrio».
La premiazione avverrà oggi alle 17,30 a palazzo Pretorio, in forma ristretta a causa della situazione sanitaria. A consegnare la targa il sindaco, l’assessore alla Cultura Marcella Fratta e i componenti della giuria.
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