Il gruppo della Gioia di Talamona dai vigili di Sondrio

Insolita visita lampo alla sede della Polizia Locale di Sondrio. La comunità del “Gruppo della Gioia” di Talamona in cui si pratica la vera inclusione di persone affette da disabilità si trova nella sala consiliare del Comune con il comandante della sede del capoluogo sondriese, Mauro Bradanini, che parla a braccio, disteso, aprendo un varco nei cuori dei suoi ascoltatori invitati al dialogo. E li chiama per nome, uno ad uno chiedendo secondo loro cosa fa la Polizia Locale. Disparate e disarmanti le risposte: “Ma fanno le multe”, “E tante!”, “Mica solo quello!”. “Ma se non le fanno si fanno gli incidenti!”, sospira qualcun altro.

E Bradanini allora spiega l’importanza del rispetto delle regole, dalle più elementari, come attraversare sulle strisce, fermarsi quando il semaforo è rosso, perché in un anno per incidenti possono lasciarci le penne tante persone quanto la scomparsa geografica di un’intera Talamona. Poi il contatto verbale si sposta sulla sala consiliare dove maggioranza e opposizione si trovano nel segno della democrazia, figlia di una Costituzione che predica libertà, sicurezza, inviolabilità, dignità, uguaglianza.

«Ricordatevi che nessun uomo è un’isola! E per voi la cosa più importante è scoprire il valore dell’amicizia, perché pur nella nostra diversità occorre costruire una relazione con l’altro», conclude Bradanini che gioca amenamente con il buon Oscar Duca, per ora destinato ad altri lidi, che tutti amano e abbracciano. E si avverte la complicità geniale del vicecomandante della Polizia Locale sondriese, Luca Ciocchini, che è entrato nel vivo di una missione da compiere in un libero scambio in cui non si capisce chi dà e chi riceve, perché dare gioia dà gioia. La visita prosegue poi lungo le stanze di Palazzo Pretorio per scendere fino alla sala operativa della Polizia Locale illuminata da un mastodontico apparato di monitor che vigilano sugli angoli strategici della città. E infine eccoli insieme per un lauto rinfresco a cui tutti partecipano con gioia.

E Bradanini è dispensatore di gioia e leccornie. Poi giunge il momento dei saluti. Con un pizzico di dispiacere. E allora la “Città del Sole” di Tommaso Campanella forse esiste. Le scene arcadiche del film “Il Pianeta Verde” di Coline Serreau in cui moltitudini di lieti viandanti si muovono tra verdi balze sinuose in equilibrio perfetto con la natura vivendo in perfetta comunione, vaticinava un Eden che avremmo potuto ereditare. Una umanità felice e appagata.

A Talamona il “Gruppo della Gioia” vive del sorriso di tanti volontari che dal 2000 donano il loro tempo a ragazzi affetti da disabilità. E lo fanno col cuore. Basti guardare con quanta tenerezza li tengono per mano, li accompagnano guidandoli con la dolcezza di una madre premurosa. E li carezzano come fratelli sofferenti curandoli con quella infinita serenità che viene dal profondo. E loro si affidano con fiducia alla parola che consola e vivono nel loro sorriso. Dopo 25 anni, il gruppo talamonese è lievitato in un fermento contagioso: ora sono 140, coadiuvati dall’energia vitale di Rosa Romanò, che curano più di 30 disabili a rischio di esclusione sociale. Per loro tombolate, passeggiate, visite guidate, corsi di acquaticità, musicoterapia, serate in discoteca, giornate sulla neve (in dualski), pomeriggi di shopping, fino ad arrivare alla settimana al mare! C’è insomma da divertirsi e stare serenamente insieme in amicizia. E ora, in visita alla Polizia Locale del capoluogo hanno imparato una cosa nuova: i vigili non fanno solo multe! Vigilano su di noi!

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