Sono sei i vini valtellinesi premiati con i “Tre Bicchieri” 2025 del Gambero Rosso. All’annuncio del riconoscimento delle 34 etichette migliori della Lombardia per una delle guide più importanti del settore, anche la nostra provincia fa la sua parte, distinguendosi per la qualità dei suoi vini rossi.
“A proposito di finezza eccoci tra i pendii della Valtellina, che trova piene affermazioni nelle sue sottozone: Sassella, Inferno, Grumello, senza dimenticare la ricchezza della tipologia Sforzato”- così si legge nell’anteprima dei Tre Bicchieri pubblicata, un tam tam regione per regione che svela le eccellenze enologiche del Belpaese. Conferme e novità tra i Nebbioli delle Alpi di casa nostra.
Tra le new tre entry lombarde salutate, c’è anche una cantina valtellinese nelle tre cantine che per la prima volta si aggiudicano i Tre Bicchieri, i Vitari in Valtellina, insieme a San Cristoforo in Franciacorta e Marangona in Lugana.
Confermata invece la presenza di cinque cantine che sono risultate premiate anche lo scorso anno, con Mamete Prevostini, Nino Negri, Tenuta Scerscé, Aldo Rainoldi e AR.PE.PE. Grande soddisfazione per I Vitari, per l’azienda agricola di Davide Bettini si tratta di un riconoscimento di livello per il lavoro avviato nel 2013, quando ha intrapreso la realizzazione di una cantina ipogea in zona Ponchiera, dando vita a una realtà autentica e sostenibile. Un imprenditore edile affascinato dal mondo vitivinicolo e con una forte passione per l’enoturismo come si legge sul sito della cantina, seguita con la consulenza enologica del toscano Giuseppe Gorelli, per anni consulente tecnico del Consorzio di Brunello di Montalcino, che ha messo la firma sui vini della casa vinicola i Vitari per una collaborazione vincente.
Per il Grumello Valtellina Superiore 2021 de I Vitari, arriva quindi il suo primo riconoscimento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, che ha convinto per le caratteristiche di eleganza, finezza e bevibilità ricercata nella produzione delle etichette della cantina sondriese. Guardando nel dettaglio le altre etichette premiate, sono due i Valtellina Superiore della sottozona dell’Inferno ad essere menzionati dal Gambero Rosso, l’etichetta Flammante annata 2021 della Tenuta Scerscé e l’Inferno Riserva annata 2019 della cantina Aldo Rainoldi. Due anche le tipologie della Docg Sforzato di Valtellina premiate, il Corte di Cama annata di 2021 di Mamete Prevostini e stessa annata per il Valtellina Sfursat 5 Stelle della cantina Nino Negri. A premio anche il Sassella Nuova Regina Riserva annata 2018 della cantina AR.PE.PE della famiglia Pelizzatti Perego. Premi che quindi attestano la Valtellina come la casa dei grandi rossi lombardi, che sui pendii terrazzati tra muretti e secco e dislivelli importanti, sono un habitat ideale per un vitigno di razza come il Nebbiolo localmente chiamato “Chiavennasca”.
Un’iniezione di fiducia importante per la vendemmia alle porte, in alcuni vigneti è già cominciata la raccolta della tipologia di uve di varietà a bacca bianca o per le basi spumante, anche se il clou dovrebbe entrare nel vivo la prossima settimana, dando un occhio al meteo sperando in giornate di bel tempo e nell’escursione termica tra giorno e notte.
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