Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 27 Luglio 2017
Il capotreno accoltellato si era inventato tutto
Il caso è stato risolto in pochi giorni dalla polizia di Lodi che con la Scientifica ha analizzato anche tutti i filmati delle telecamere delle ferrovie. L’uomo è stato accusato, dunque, di calunnia e simulazione di reato.
Si era inventato tutto Davide Feltri, il capotreno che mercoledì 19 luglio aveva denunciato di essere stato accoltellato da un uomo di colore sul Regionale Trenord delle 7 da Piacenza a Milano Greco Pirelli. Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro. Il caso è stato risolto in pochi giorni dalla polizia di Lodi che con la Scientifica ha analizzato anche tutti i filmati delle telecamere delle ferrovie. L’uomo è stato accusato, dunque, di calunnia e simulazione di reato.
Feltri si è autoinferto la ferita alla mano con un coltello preso dalla sua cucina di casa. «Si è inventato tutto, la vicenda va letta come segnale di esasperazione per la situazione che stanno vivendo», ha spiegato Chiaro. Il capotreno si sarebbe giustificato spiegando di aver indicato come suo aggressore un ghanese di 25 anni con il quale aveva avuto un alterco il giorno prima e che temeva di rincontrare sul treno. Per questo, ha simulato l’aggressione dando la colpa all’africano, ma la procura sta cercando riscontri a questo alterco che potrebbe non essere mai accaduto.
Di certo, dalle telecamere risulta che il giorno dell’aggressione con il capotreno non c’era nessuno e quindi sarà anche accusato di interruzione di pubblico sevizio oltre che di calunnia e simulazione di reato.
Sono state anche le foto subito postate su Facebook dopo la finta aggressione a incastrare il capotreno che ha inventato di essere stato accoltellato su un convoglio la scorsa settimana. Proprio la prima foto postata, che ritraeva il coltello nella mano, sarebbe stata analizzata nel dettaglio dalla Scientifica e poi considerata la spia del fatto che qualcosa, nel suo racconto, non andava.
La polizia, con il coordinamento della procura ha ricostruito, soprattutto grazie al filmato delle telecamere, quanto sarebbe accaduto. Il controllore sarebbe andato in bagno, qui si sarebbe conficcato nella mano il coltello poi sarebbe uscito, avrebbe sbloccato le porte della carrozza per simulare che l’aggressore si fosse buttato fuori a treno in corsa e poi, dalla successiva stazione di Santo Stefano Lodigiano, si è fatto portare in ospedale.
La notizia dell’aggressione aveva creato un enorme allarme sicurezza (visto anche i precedenti), soprattutto tra i dipendenti di Trenord che avevano immediatamente proclamato uno sciopero per chiedere più protezione per il personale viaggiante. Il 24 luglio, dunque, tutti i treni della Lombardia si erano fermati per quattro ore. L’adesione era stata altissima.
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