I pizzoccheri di Teglio a San Patrignano a Rimini: gusto e solidarietà

Dalla Valtellina alla comunità San Patrignano a Rimini per cucinare pizzoccheri per oltre mille persone e partecipare ad un momento di socialità con gli ospiti della struttura che, da oltre 40 anni accoglie ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza. L’iniziativa è dell’associazione Per la vita San Patrignano Sondrio, con sede a Poggiridenti, che ha coinvolto l’Accademia del pizzocchero di Teglio in «un evento speciale rivolto ai volontari dell’associazione e ai ragazzi in percorso – le parole della comunità San Patrignano – per valorizzare i territori in cui San Patrignano è presente e celebrare i progetti portati avanti insieme.

E poi, naturalmente, per gustarci le pietanze tipiche della Valtellina, a partire dai pizzoccheri preparati dall’Accademia del pizzocchero di Teglio». «Siamo molto felici e orgogliosi di aver potuto organizzare questo evento – spiega Sergio Togni dell’associazione Per la vita -. Peraltro era la prima volta che la comunità apriva le porte alle associazioni per un’iniziativa condivisa in cui ciascuna realtà potesse portare il proprio piatto tipico. Ovviamente noi abbiamo pensato ai pizzoccheri, oltre che a bresaola, formaggi, bisciola e cupeta. Devo dire che siamo rimasti molto sorpresi dalla generosità di tanti commercianti che ci hanno fornito i prodotti e che ringraziamo».

Una delegazione di una ventina di persone è così partita dalla Valtellina destinazione la provincia di Rimini per la giornata di aggregazione e condivisione, oltre che per consentire ad alcuni famigliari di trascorrere un po’ di tempo con i figli ospiti. «Siamo rimasti soddisfatti dell’esperienza», conclude Togni che coglie l’occasione per sensibilizzare sull’attività dell’associazione Per la vita: «Ci occupiamo di ragazzi con dipendenza e vogliamo essere di supporto ai genitori e alle famiglie, perché non è facile gestire queste problematiche». Non dice mai di no l’Accademia del pizzocchero di Teglio che ha pure insegnato a qualche ragazzo ospite e cuoco la ricetta del pizzocchero.

«Vista l’importanza che la comunità riveste abbiamo aderito alla trasferta subito e con entusiasmo – spiega il presidente, Flavio Bottoni -. Certo preparare oltre mille porzioni di pizzoccheri non è stato così semplice, ma ci siamo coordinati e dati da fare. Eravamo in sette dell’Accademia con le nostre scarellatrici. Ci siamo presentati alle 7,30 di mattina della domenica e dalle 8 alle 11,30 abbiamo scarellato 1100 porzioni. I ragazzi ci hanno aiutato a pelare le patate e pulire le verze. Con ritmo intenso abbiamo cotto e condito i pizzoccheri in otto postazioni; era un continuo mettere nella pentola e scolare e in un’ora e mezzo tutti hanno potuto mangiare i nostri pizzoccheri. È stata una bella esperienza. È impressionante l’organizzazione di San Patrignano che sembra una vera e propria città. Tutto è preciso e strutturato e ho notato la cordialità e gentilezza degli ospiti».

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