I capi scout di Sondrio alla route nazionale Agesci

Anche la comunità capi del Gruppo scout Sondrio 1 ha partecipato alla “route nazionale” aperta giovedì e conclusa oggi a Verona, un evento per celebrare i cinquant’anni dell’Associazione guide e scouts cattolici italiani (Agesci) che ha visto quasi ventimila presenze.

I capi gruppo Renata e Roberto con Teresa e Claudio, che assieme a loro guidano il “branco” (dalla terza primaria), poi Giulia e Rita, responsabili del “reparto” (dalla seconda media), e Alessia, Antonello ed Elena, capi “clan” (dalla terza superiore) hanno vissuto i quattro giorni nella città scaligera e ieri hanno compiuto il viaggio di ritorno dopo la Messa presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, e la cerimonia conclusiva.

«Attraverso questa esperienza - hanno confidato i giovani scout - ci siamo sentiti veramente parte di una famiglia che cresce, cambia e cammina seguendo una direzione comune e avendo gli stessi valori».

Anche papa Francesco si è reso presente all’incontro di Verona, al quale hanno partecipato anche i capi del Gruppo scout Morbegno 1, con un messaggio nel quale ha auspicato che l’appuntamento potesse «favorire in ciascuno la consapevolezza di quanto sia delicato l’impegno educativo nei confronti di ragazzi, adolescenti e giovani che vanno accompagnati con sapienza e sostenuti con affetto». Il Papa ha sottolineato che «ciò richiede una formazione di qualità per coloro che sono chiamati a svolgere questa importante missione: anzitutto la disposizione ad ascoltare e a empatizzare con gli altri».

La comunità capi del Sondrio 1 è rimasta colpita dalle parole di Francesco. «Siamo abituati a vivere il servizio educativo con ragazze e ragazzi con felicità - hanno confidato -, animati dalla speranza di poter accompagnare con umiltà profonda, ma speranza salda, alla crescita dei futuri uomini e donne del Paese. Questa attenzione posta quotidianamente nei confronti delle ragazze e dei ragazzi che ci sono stati affidati è un carico emotivo che per noi prende la forma e il peso del fazzolettone che portiamo al collo. La “route nazionale” ha allargato questo orizzonte di significato, ricordando la profondità dei valori associativi che ci uniscono, l’essenzialità della fede che ci anima e la consapevolezza del bene ricevuto».

Oltre al Papa, che he descritto l’Agesci come «rilevante realtà educativa nella Chiesa», anche il cardinale Zuppi ha espresso apprezzamento per gli scout e ha ricordato le Aquile randagie, il gruppo clandestino che in Val Codera si oppose al Fascismo e appoggiò la Resistenza.

Alla Messa di ieri, concelebrata con 18 vescovi e 300 sacerdoti, alla presenza anche del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, Zuppi ha invitato gli scout a farsi «volto di una Chiesa che propone a tutti un cammino di felicità».

Tra gli ospiti agli eventi della “route” anche Gianni Morandi, Gio Evan, Roberto Vecchioni e Camilla Filippi. «Essere circondati, abbracciati, istruiti e spronati sia da personaggi di profonda umanità e impegno civico e politico, sia da compagni di strada con fazzolettoni di colori diversi e stesso sguardo negli occhi - hanno affermato gli scout di Sondrio - è una coccola che ci ricorda che non siamo soli, che l’unico modo per essere felici è quello di procurare la felicità agli altri».

Conclusa l’esperienza di Verona «col cuore pieno, riprendiamo la strada di casa», hanno detto gli scout sondriesi, pronti ora a ripartire, il prossimo ottobre, con le attività ordinarie per bambini e ragazzi da 8 a 21 anni. Per informazioni: [email protected], oppure @grupposondrioscout su Instagram.

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