Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 16 Febbraio 2018
Ha rischiato la vita per un colpo di tosse. Salvata al Morelli
Intervento di eccezionale impegno a Sondalo per l’équipe di Chirurgia vascolare del dottor Canu. «La rottura spontanea dell’arteria tiroidea è rarissima»
Un intervento «di straordinaria eccezionalità». Così l’Asst ValtLario definisce l’operazione effettuata dall’équipe del dottor Gian Luca Canu, direttore della Chirurgia vascolare, presso il presidio ospedaliero di Sondalo. In urgenza, alle 3 del mattino di sabato 3 febbraio scorso, infatti, l’équipe è stata allertata dal Pronto soccorso di Sondrio, dove era giunta, poco prima, una paziente con problemi respiratori. La donna, valtellinese di 58 anni, era stata accompagnata dai parenti al Pronto soccorso perché si sentiva soffocare. Ad accertamenti effettuati, quel senso di soffocamento si è appurato essere il prodotto della rottura spontanea dell’arteria tiroidea inferiore destra, provocata da un banale colpo di tosse.
«Una diagnosi particolarmente seria, quindi - sottolinea il dottor Canu -, e altrettanto eccezionale se si considera che, in letteratura, dal 1930 ai giorni nostri, esistono solo quindici casi al mondo di rottura spontanea dell’arteria tiroidea inferiore a causa di un colpo di tosse o di pressione provocata da uno sforzo fisico. Situazioni rarissime, ma che possono accadere e che, nel caso della nostra paziente, hanno prodotto un grosso ematoma, localizzato tra la vertebra cervicale, la trachea e l’esofago, dislocazione che minacciava di toglierle completamente il fiato».
Di una vera urgenza, quindi, si è trattato, ed è stato subito disposto il trasferimento della paziente al Morelli di Sondalo dove è stata allertata l’équipe di Chirurgia vascolare e allestita la sala operatoria.
Ad intervenire, il dottor Gian Luca Canu, primo operatore, e la dottoressa Maria Carlucci, che hanno effettuato l’embolizzazione in emergenza dell’arteria ricorrendo ad una tecnica mininvasiva in base alla quale «si accede all’arteria con una microspirale – spiega il dottor Canu – e si “naviga” al suo interno fino a raggiungere il punto di sanguinamento. Una volta raggiunto questo punto si procede alla chiusura, dall’interno, della parte lesa. Il tutto con paziente intubata per permetterle la respirazione».
Intervento che ha richiesto due ore di tempo e che è perfettamente riuscito, permettendo alla paziente il trasferimento in Terapia intensiva, pur se in completa sedazione. Per essere, poi, sottoposta, il lunedì successivo, ad un secondo intervento chirurgico di rimozione dell’ematoma, effettuato dall’équipe di Chirurgia toracica, guidata da Claudio Della Pona, primario della medesima, e dall’équipe di Chirurgia Generale, guidata dal direttore facente funzioni Pietro Taliente.
«Complimenti all’equipe di Chirurgia Vascolare per l’esecuzione perfettamente riuscita di un intervento così particolare e difficile, ancor più per il fatto di essere stato effettuato in urgenza, - dichiara Giusy Panizzoli, direttore generale di Asst ValtLario – e per il successivo, importante, supporto garantito dalle Chirurgie Toracica e Generale. A conferma di quanto sia elevata la professionalità degli operatori di Asst ValtLario come singoli e in team».
Il lavoro di squadra, infatti, degli operatori di Asst ValtLario - da coloro che hanno accolto la paziente in Pronto Soccorso a Sondrio, a coloro che le hanno diagnosticato il problema arterioso, fino alle équipe di sala operatoria - ha permesso il recupero totale delle funzioni respiratorie della signora ricoverata che, nel giro di una settimana, è uscita dalla Terapia intensiva per proseguire la degenza nel reparto di Chirurgia vascolare.
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