Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 01 Marzo 2018
Giugni ringrazia il sindaco Molteni
Ma rivendica la propria autonomia
Amministrative a Sondrio: soddisfazione per l’appoggio arrivato «di chi ha lavorato così bene in città». E aggiunge: «Indicazione al termine del percorso iniziato a dicembre. Momento corale dopo il 4 marzo».
Stima, rispetto e quindi grande soddisfazione per l’indicazione fornita dal sindaco uscente, Nicola Giugni, il candidato ormai non più solo in pectore alla successione di palazzo Pretorio, rivendica però la propria autonomia di pensiero ed organizzativa. All’indomani dell’endorsement di Alcide Molteni che ha colto di sorpresa molti in città, più per la scelta dei tempi che per il contenuto - la disponibilità di Giugni è nota da mesi ormai, tanto da suonare come il più classico segreto di Pulcinella -, a prendere la parola è l’avvocato sondriese, presidente dell’Azienda energetica di Valtellina e Valchiavenna, erede di una famiglia dalla lunga tradizione socialista ed esponente di primo piano della civica Sondrio 2020.
«L’appoggio di Molteni, persona per la quale nutro una profonda stima e rispetto, non solo personale, per tutto quello che ha fatto per la città, che è lì da vedere - dice Giugni - arriva al termine di un percorso di consultazione partito già a dicembre dello scorso anno con i capigruppo dell’attuale maggioranza in consiglio comunale cui è stata sottoposta la disponibilità alla candidatura per una valutazione da fare poi all’interno di ciascuna compagine. Nel corso di questi incontri - prosegue Giugni - ho ricevuto dichiarazioni di sostegno dei singoli cui, dopo i necessari confronti interni, non è però seguita alcuna smentita». Insomma nessuna voce contraria nella coalizione per la candidatura dell’avvocato. Una precisazione necessaria dal momento che l’ufficializzazione del nome, per ora, è arrivata “solo” dal sindaco uscente. «Avevo pensato che fosse giusto attendere - dice Giugni - pensando che l’annuncio della candidatura dovesse arrivare all’interno di un momento corale, condiviso con la coalizione. E che ci sarà subito dopo la tornata elettorale di domenica».
Tra l’altro tra una decina di giorni dovrebbe essere finalmente ufficializzata anche la data della tornata elettorale amministrativa, con tutte le scadenze del caso. A quel punto la macchina organizzativa dovrà mettersi in moto con liste, candidature, tempi. «La composizione delle liste - specifica Giugni - sarà fatta in maniera corale. Saranno verificate le disponibilità di coloro che hanno lavorato finora cui dovranno aggiungersi energie nuove. Possibilmente avvicinando i giovani che devono capire che fare politica può essere un’esperienza bellissima. Ma comunque c’è tutto il tempo per lavorare sulle persone e sui programmi» per i quali Giugni rivendica la propria autonomia di pensiero e organizzativa.
«In città partiamo da una base qualitativa alta - dice - per cui sarà facile apportare qualche elemento innovativo. Le idee ci sono e sono in parte quelle avanzate da Sondrio 2020 negli ultimi interventi in aula e sul bollettino comunale». Una sfida amministrativa che chiama in causa la sostenibilità, la mobilità - «dall’accessibilità per chi sta sulla carrozzella alla viabilità pesante» - e lo sviluppo di una città per la quale Giugni immagina un patto tra tutte le sue componenti. E l’esempio principe è quello del commercio. «Si parla di negozi che chiudono, di difficoltà - dice - è vero. Ma spesso si dimentica che la città è un organismo che dà se lo alimenti. Che significa impegnarsi a fare gli acquisti nei negozi di vicinato, per gli esercenti accettare la sfida all’innovazione e per i proprietari delle mura considerare una sorta di moratoria sui canoni di locazione che è possibile considerandolo parte di un progetto cittadino più ampio».
Quanto ai progetti in corso, ce n’è uno particolarmente importante che chiama in causa direttamente Giugni in qualità di presidente dell’Aevv e cioè la nascita della nuova Multiutility del Nord. «Porterò a termine questo incarico delicato - dice -. Se il percorso sarà positivo, la mia esperienza potrebbe concludersi con l’assemblea straordinaria di aprile»
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