Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 13 Gennaio 2018
Già operativi i nuovi dirigenti della Questura di Sondrio
Presentati i capi degli uffici dopo la partenza di Bonaretti e Berna Nasca.
È già tornato al completo l’organico dei dirigenti della Questura di Sondrio dopo che, nei giorni scorsi, il capo della Digos e quello dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico hanno lasciato la Valtellina perché destinati a città più grandi.
Alberto Bonaretti ha preso servizio in questi giorni a Ferrara, mentre Matteo Berna Nasca è stato destinato alla Procura di Rovigo.
Gli incarichi
Al loro posto, sono arrivati nel capoluogo valtellinese e hanno preso servizio in settimana due nuovi dirigenti della Polizia di Stato: Fabrizio Mastroiani, di Alessandria, e Andrea Natale, pugliese di Lecce. Il primo sostituirà Berna Nasca alla prevenzione generale e soccorso pubblico (l’ufficio che comprende, tra l’altro, la squadra volante). A Natale invece è stato affidato il settore che comprende le risorse umane e quello ufficio tecnico logistico.
«È un settore estremamente importante perché ha a che fare con il capitale umano e con l’efficenza del personale - ha sottolineato il questore Gerardo Acquaviva, presente assieme al suo vice Andrea Rossi all’incontro con la stampa nel quale è stato reso noto l’arrivo dei nuovi dirigenti -. I risultati dipendono in gran parte dalle condizioni di benessere delle persone che operano negli uffici». Alla Digos andrà invece Wanda Matarazzo, anche lei commissario capo come i due nuovi colleghi, ma già a Sondrio da tempo e con importanti esperienze alle spalle all’ufficio di gabinetto.
«Si è occupata dei servizi di sicurezza in occasione di entrambe le visite del presidente Sergio Mattarella, ma anche per il rally Coppa Valtellina, per Morbegno in Cantina e per il passaggio del Giro d’Italia di Ciclismo» ha ricordato Acquaviva, dopo aver richiamato anche l’importanza strategica dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico affidato a Mastroianni. «Faccio i migliori auguri a tutti - ancora il numero uno della Questura -, ma sono certo che saranno all’altezza dei loro compiti. Oltretutto possono beneficiare dell’esperienza dei colleghi. Più in generale, il ricambio fa sempre bene. I nuovi ingressi sono linfa vitale per un organismo che ha sempre bisogno di rigenerarsi». «L’impressione è ottima - il commento del dirigente Mastroianni -. Questa è una delle questure più efficienti d’Italia. Lo dicono le statistiche. Vogliamo continuare la tradizione».
«Per quanto mi riguarda sono contenta - dice Matarazzo -: la Digos è una grande opportunità professionale». «Si possono verificare dei fatti imprevedibili - spiega il questore illustrando la delicatezza del ruolo del dirigente della Digos -. Noi assicuriamo un ombrello di prevenzione a carattere generale che qui è capillare, anche grazie alla stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine. Stiamo cercando di sviluppare forme di polizia con capacità predittiva sulla base di una vera e propria georeferenziazione dei reati. In pratica, attraverso lo studio statistico dei luoghi e degli orari di commissione dei reati, siamo in grado di calibrare nel modo più efficace possibile i servizi di prevenzione e di controllo».
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