
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 25 Febbraio 2025
Frontalieri, insediato il tavolo interministeriale
Si è insediato lunedì il tavolo permanente interministeriale sul lavoro frontaliero così come previsto dalla legge 83 del 2023, coordinato dal Ministero del Lavoro, in tandem con i Ministeri dell’Economia e finanza e degli Esteri.
Un organismo per la cui convocazione si sono a lungo battuti i sindacati rappresentativi della categoria a livello nazionale, Marco Contessa, per la Cisl, Giuseppe Augurusa, per la Cgil e Raimondo Pancrazio, per la Uil, collegati, come tutti, nel consesso riunito in videoconferenza.
Per il territorio lombardo erano presenti anche Silvana Snider, consigliere regionale, delegata da Regione Lombardia, Mauro Guerra, presidente di Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Lombardia, e Massimo Mastromarino, presidente dell’Associazione Comuni di frontiera.
«Il primo incontro è stato dedicato alla messa a punto del regolamento per il funzionamento del tavolo che ha l’obiettivo di normare la sua attività nel periodo 2025-2027 - dicono le parti sindacali - . Abbiamo evidenziato la necessità di effettuare un numero congruo di incontri l’anno che lo rendano efficace, una modalità di deliberazione delle decisioni assunte che permetta una più larga condivisione delle parti in causa e un chiaro riferimento al testo della legge che si pone l’obiettivo di raggiungere uno statuto dei frontalieri in ingresse in uscita nei nove paesi confinanti e limitrofi pur partendo dal riferimento al fenomeno frontaliero italo-svizzero per dimensioni e per fonte normativa».
Dal Ministero competente è giunta una bozza di regolamento distribuita a tutti i partecipanti, che è stata valutata positivamente dagli stessi e sulla quale, le parti sindacali, si sono riservate solo delle piccolissime messe a punto.
«Abbiamo solo ricordato quelli che sono i temi urgenti, per noi, a cui il tavolo dovrebbe riservare la priorità - dicono le parti sindacali - ovvero il tema dell’assegno unico universale per i figli a carico che non tutte le casse svizzere stanno corrispondendo ed è un argomento che sta particolarmente a cuore ai lavoratori frontalieri, quello dell’adozione della nuova Naspi, l’indennità di disoccupazione maggiorata nei primi tre mesi, e la rimozione delle cause di doppia imposizione fiscale» con rimando alla cosiddetta “tassa sulla salute”, per parte sindacale, o “contributo al servizio sanitario nazionale” per chi la propone che per i sindacati resta un provvedimento anticostituzionale.
Non c’è ancora la data della prossima riunione, ma, per le parti sindacali si è trattato comunque di un buon inizio. A lungo atteso, ma ora si è partiti.
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