Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Settembre 2021
Firmato il decreto
Spriana, 25 milioni
per finire i lavori
Cantiere sospesoVia libera dal ministro Giovannini
«Dopo annunci, rinvii e iter interminabili finalmente ci siamo». Buone notizie per la messa in sicurezza del territorio sondriese dalla frana di Spriana.
Il ministro Enrico Giovannini ha firmato il decreto per la rimodulazione del programma degli interventi urgenti in materia di dissesto idrogeologico e tra questi ci sono anche 25 milioni di euro destinati al completamento del cantiere di Arquino.
La notizia rimbalzata ieri mattina da Roma è stata accolta con grande soddisfazione dal Comitato civico per la sicurezza e l’informazione sulla frana di Spriana, nato nel 2019 proprio con l’intento di riportare l’attenzione sull’intervento di messa in sicurezza iniziato nel 1981 e mai portato a termine, nonostante una spesa di 60 milioni di euro.
«All’inizio di questa avventura - dice Stefano Angelinis, portavoce del Comitato, nonché consigliere comunale della lista “Giugni sindaco” - in molti ci sconsigliavano di avvicinarci a una faccenda intricata e gattopardesca come quella del cantiere di Spriana. Far ripartire i lavori sembrava un obiettivo irraggiungibile. Ora, invece, tutto il territorio ha dimostrato che era il caso di crederci e insistere, con l’ostinatezza che solo i valtellinesi sanno dimostrare».
Una testardaggine positiva che ha trovato terreno fertile nella prefettura, che si è presa a cuore il problema convocando più volte al tavolo i protagonisti della vicenda, e nei rappresentanti politici del territorio e non solo.
Della partita si sono occupati infatti l’onorevole morbegnese Mauro Del Barba che ha coinvolto, con tanto di sopralluogo, la presidente della commissione trasporti Raffaella Paita e gli esponenti del Partito democratico, a partire dal segretario provinciale Michele Iannotti, che ha investito del problema l’allora ministro competente Paola De Micheli.
«Dopo la visita in cantiere con l’onorevole Paita - ricorda Del Barba - avevamo promesso l’impegno di sollevare presso il ministero l’importanza dell’infrastruttura e oggi siamo particolarmente felici entrambi che a questo lavoro segua così rapidamente l’allocazione dei fondi richiesti. Il decreto dovrà ora essere sottoposto al vaglio dell’Ufficio centrale di bilancio e della Corte dei Conti e poi ci si dovrà adoperare per la riattivazione del cantiere sicuramente non semplice dopo tutto questo periodo di fermo».
Lavoro di squadra
Di ottima notizia parlano anche il deputato Pd Gianmario Fragomeli e il segretario provinciale Iannotti: «Si concretizza quanto promesso qualche mese fa dall’ex ministro De Micheli - dicono -. L’approvazione di questo decreto, rappresenta un importante segnale di attenzione da parte del Governo verso la montagna ed in particolare verso la sua messa in sicurezza».
Un lavoro di squadra dunque, di cui il Comitato è stato forza propulsiva, che non si conclude con la firma del decreto da parte del ministro Giovannini. «In attesa dell’avvio dell’iter amministrativo l’impegno di tutti - sottolineano dal Partito democratico - sarà quello di mettere in campo tutte le iniziative possibili per recuperare, nelle pieghe del bilancio statale, la restante quota necessaria al completamento dell’opera».
Durante l’ultima riunione in prefettura si era parlato di 44 milioni di euro suddivisi in tre anni, mentre a Roma risulta un importo di 39 milioni di euro. Fatto sta che ora 25 milioni ci sono, altri 10 potrebbero già essere nelle disponibilità del Provveditorato - «ma bisogna capire se tutti e solo per Spriana» specifica Angelinis -, si tratta di fare un ultimo sforzo per recuperare la differenza. Ma insomma, il grosso è fatto.
«Da domani vigileremo sull’individuazione degli interventi e sull’iter dei lavori - conclude il Comitato -, ma oggi è un giorno di festa. Possa essere questa una dimostrazione che quando una comunità, per quanto piccola e lontana da Roma, portando istanze dal basso, si fa promotrice delle proprie istanze, nulla è impossibile».
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