Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 17 Maggio 2021
FestiValtellina
Tre giorni a luglio
nel nome di Dante
Otto location dedicate alla Divina Commedia. Teatro popolare alla Nuova Piastra
Otto location, suddivise in un palco e 7 spazi laboratoriali, tre giornate - il 2,3 e 4 luglio - e un evento, il FestiValtellina. Sarà dedicato alla Divina commedia la prima edizione del nuovo Festival di Teatro Popolare FestiValtellina ideato e realizzato dall’associazione culturale di promozione sociale Spartiacque di Sondrio e da Atelier Teatro di Milano nell’ambito della co-progettazione della Nuova Piastra tra Comune di Sondrio e Sol.Co Sondrio.
Il FestiValtellina si terrà nei giardini della Nuova Piastra che saranno animati da laboratori teatrali, performance e spettacoli, in collaborazione con artisti e formatori di fama nazionale ed internazionale. Proseguirà in una tournée di spettacoli di commedia dell’arte della compagnia Athelier Teatro di Milano che debutterà nei giorni del festival a Sondrio con una nuova produzione: uno spettacolo sulle leggende valtellinesi con la regia di Carlo Boso. La tournée girerà poi per i cinque mandamenti della provincia.
«Dopo il difficilissimo anno di pandemia, di pericoli, chiusure, perdite di certezze, di lavoro, e nei casi più dolorosi della stessa vita - dice Mira Andriolo, responsabile artistico del Festival -, sentiamo il bisogno di ripartire insieme, e crediamo che ripartire da un quartiere periferico e problematico, da un quartiere che quest’anno è anche un cantiere, sia un gesto simbolico di grande rilevanza, perché mai come in questo tempo abbiamo toccato con mano quanto la fragilità riguardi ciascuno di noi». «Per questo abbiamo dedicato FestiValtellina a Dante - spiega ancora - e alla commedia in generale perché commedia significa canto del villaggio. Dalle periferie delle nostre città, dei nostri cuori, della nostra umanità ferita deve levarsi un canto chiaro e forte che chiede un reale cambiamento di rotta».
Si vuole perciò costituire un “cantiere urbano” che sarà il vero animatore del Festival: un gruppo di cittadini che a vario titolo vogliano sostenere e contribuire all’iniziativa, nel nome di valori comuni, impegnandosi a portare pubblico durante le giornate del Festival e scrivendo e firmando un appello collettivo in cui si chiederà alle istituzioni e a tutti gli attori sociali che in futuro l’arte, la cultura e la cura della persona non vengano più trascurati. «Il nostro territorio ricco di meraviglie naturali ha bisogno di crescere anche in espressione artistica e culturale», spiega la responsabile del progetto per l’area intercultura Loredana Piacentino.
Per questo a partire da questo mese artisti, attori, formatori professionisti, insieme ai cittadini, agli insegnanti, ai giovani delle scuole potranno partecipare ad un cantiere teatrale e alla creazione di due scene che debutteranno con lo spettacolo “E quindi uscimmo a riveder le stelle” di Teatro Incontro (laboratorio teatrale degli studenti degli istituti superiori della Valtellina) durante il primo giorno di Festival.
Scuole coinvolte
Il cantiere teatrale, che sarà dedicato alla Divina Commedia e si ispirerà al primo al nono canto dell’Inferno, è aperto a tutti gli interessati, con mansioni differenti: recitazione, canto, danza, costruzione di scene, arti visive e con livelli diversi di partecipazione, ciascuno secondo le proprie possibilità, ma insieme.
Info alla responsabile artistica Mira Andriolo: [email protected] tel 3293048784; o la responsabile area intercultura Loredana Piacentino: [email protected] tel 3480602748.
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