Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 06 Dicembre 2015
Festa grande a Faedo per 13 nuovi infermieri freschi di laurea
Netta la preponderanza delle donne. Buone le prospettive di inserimento lavorativo. Lovisari (Asl): «Figura che sarà sempre più centrale».
Tredici neolaureati in Scienze Infermieristiche sono stati festeggiati, ieri mattina, nella sede valtellinese di Faedo del corso triennale di laurea in Scienze Infermieristiche, emanazione dell’Università Statale Milano Bicocca.
Undiici ragazze e due ragazzi «a conferma – ha detto Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna, realtà cui l’ateneo si appoggia per l’organizzazione dell’attività corsistica e di tirocinio – di quanta parte abbiano le donne in questo settore. Basti dire che, in Aovv, sul 40% degli infermieri professionali in servizio, il 70% sono donne, oltre 1.100 in valore assoluto. E, se fino a pochi mesi fa l’età media delle medesime era elevata per via del blocco delle assunzioni, ora, grazie al concorso effettuato lo scorso maggio, abbiamo introdotto 33 neolaureate in ruolo, tutte sui 23-24 anni, e altre a tempo determinato. Il tutto considerato che non si facevano concorsi dal 2009».
Eppur qualcosa si muove, insomma, in un settore in cui si evidenziava, negli ultimi anni, una certa “stagnazione” «e ancor più si muoverà – hanno evidenziato Mauro Lovisari, direttore generale dell’Asl di Sondrio – in ragione delle nuove determinazioni della riforma sanitaria regionale pronta a decollare che, sempre più, sposta l’attenzione sulla figura dell’infermiere, puntando su quella, cardine, dell’infermiere di famiglia». Per i neolaureati e per i corsisi del 2° e del 1° anno, quindi, vi sono maggiori prospettive di inserimento anche sul territorio provinciale, ferme restando le opzioni di sempre che convogliano, l’interesse di alcuni, verso la vicina Svizzera o altri paesi europei.
«Non dimentichiamo anche – ha ricordato il professor Stella – che il corso triennale può essere proseguito così da ottenere la laurea Magistrale, capace di dare accesso a ruoli, per così dire, più dirigenziali». Parole di apprezzamento e di sprone sono giunte da tutte le autorità intervenute ai festeggiamenti, da Carmelo Casabona, Prefetto, che ha esortato i giovani ad «amare il proprio lavoro come sé stessi», a Marco Negrini, consigliere delegato in Provincia, a Dario Ruttico, vicepresidente della Comunità Montana Valtellina, che, parimenti, hanno fornito garanzie circa la prosecuzione dell’appoggio degli enti da loro rappresentati «all’unico corso di laurea universitario presente in provincia di Sondrio», hanno detto.
Mentre, a fare l’ultimo appello, chiamando i neolaureati a ritirare la pergamena di laurea e gli omaggi garantiti dal Comune di Faedo, rappresentato in sala dal sindaco, Franco Angelini, è stata MonicaRita Nonini, tutor del 3° anno. Onore al merito, quindi, ai neolaureati Serena Bertolina, Ilaria Borromeo, Valeria Carcangiu, Sara Cederna, Barbara Della Patrona, Carlotta Giovagnoli, Sara Libera, Beatrice Piacquadio, Barbara Radici, Giuseppe Santoro, Claudio Scilini, Giulia Tocalli, e Alessia Turcatti.
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