Fermi i lavori alle case popolari della Piastra. Aler rassicura: «Riprenderanno a gennaio»

Dell’intervento in corso sono rimaste le strisce bianche sulle facciate, i materiali e i calcinacci abbandonati a terra insieme a mozziconi e lattine. I ponteggi, quasi tutti, sono stati smontati in tutta fretta tra sabato e domenica, nel primo week end natalizio, lasciando gli abitanti delle case e del quartiere, e non soltanto, a dir poco esterrefatti.

Sgomento e preoccupazione nel quartiere della Piastra dopo che i lavori, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono stati bruscamente interrotti lasciando gli edifici in uno stato di evidente incompiutezza. Solo nella torre in cui erano già stati eliminati i balconi sono rimaste le impalcature, tanto per evitare qualche incidente, ma gli operai sono tutti spariti.

Per giorni i residenti si sono chiesti cosa stesse succedendo, temendo di dover convivere con una situazione di precarietà, a voler usare un eufemismo, che si somma agli annosi problemi di incuria e complicata convivenza civile con cui il quartiere, più popoloso della città, combatte da anni. Soltanto ieri, dopo forte esistenza, anche da parte dell’amministrazione comunale sondriese, negli androni dei tre palazzi interessati dai lavori - ai civici 43, 53 e 80 di via Maffei - sono comparsi gli avvisi con cui l’Aler, proprietaria degli stabili, assicura che le opere sono state solo temporaneamente bloccate a causa di un problema con l’impresa incaricata con cui il contratto è stato rescisso.

«Nei prossimi giorni verrà ultimata la rimozione dei ponteggi - fanno sapere dall’azienda per l’edilizia residenziale di Bergamo, Lecco e Sondrio -, per permettere alle aziende incaricate di completare la restante parte degli interventi entro la scadenza fissata a marzo 2026, nel rispetto dei tempi di consegna stabiliti dal Pnrr. Le nuove aziende incaricate dei lavori inizieranno le attività già nel mese di gennaio 2025. Rinnoviamo il nostro impegno nel garantire la realizzazione di interventi di qualità, nell’interesse degli inquilini e della comunità».

Già un mese fa Aler aveva indetto un bando per la raccolta delle manifestazioni d’interesse da parte di altre imprese per portare avanti il cantiere e ora andrà avanti su questa strada con la negoziazione con l‘intento dichiarato di poter riprendere i lavori già da gennaio.

Lo stato di abbandono del cantiere e la preoccupazione degli abitanti della Piastra non sono passati inosservati. Nei giorni scorsi il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini si era confrontato con alcuni residenti e si era fatto portavoce delle loro lamentele con Aler. Dopo aver appreso della decisione dell’Azienda di rescindere il contratto con l’impresa che stava eseguendo i lavori e di averne incaricato un’altra, ha sollecitato l’Aler a darne comunicazione agli inquilini. Quello che è avvenuto ieri, appunto.

In tutti e tre gli edifici interessati dai lavori sono previsti interventi di miglioramento sismico, di efficientamento energetico (cappotto, serramenti, rifacimento del tetto, impianto fotovoltaico, realizzazione di impianti di ventilazione a recupero di calore negli alloggi e di contabilizzazione del calore) e sistemazione degli esterni: dalla riqualificazione delle aree verdi alla sistemazione di cortili interni e marciapiedi. Il tutto per una cifra complessiva di 8,8 milioni di euro derivante dal Pnrr su un costo totale di 10,7 milioni.

Monica Bortolotti

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