Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 06 Settembre 2015
Ex provveditorato, Massera attacca
«Il nuovo bando è una forzatura»
A dirlo è il consigliere comunale di Sondrio liberale, critico sulle due gare pubblicate dal Comune per l’alienazione dello stabile di via Nazario Sauro e dell’ex mensa sociale.
Il nuovo bando per la vendita dell’ex Provveditorato è «un’altra forzatura» dell’amministrazione e lascia «grosse perplessità» dal punto di vista tecnico, che si aggiungono all’«errore politico di fondo».
A dirlo è il consigliere comunale di Sondrio liberale, Andrea Massera, critico sulle due gare pubblicate dal Comune per l’alienazione dello stabile di via Nazario Sauro e dell’ex mensa sociale.
Sotto accusa l’introduzione della possibilità di ribasso fino al 45%, la tempistica e i passaggi che hanno portato ai bandi emessi nei giorni scorsi: «Forzatura su forzatura, speriamo di non doverci pentire della gestione di questa operazione», dice Massera.
Nei giorni scorsi contro i nuovi bandi pubblicati dall’amministrazione a inizio settimana si è espresso il capogruppo della Lega Maurizio Piasini, che ha parlato di «vergogna» e di «svendita della città».
Massera condivide la critica sull’immediato ricorso al ribasso “maggiorato” espressa da Piasini. Secondo il consigliere di Sondrio liberale è preoccupante anche quello che nel bando manca: «Come nelle precedenti gare non sono state inserite indicazioni di alcun tipo sull’utilizzo dell’ex Provveditorato – rimarca Massera -, un problema che avevamo segnalato in precedenza, chiedendo all’amministrazione di fare insieme una riflessione sull’uso futuro di un’area così importante. Si precisa solo cosa non si potrà fare a termini di Pgt, ma non basta».
Anche perché non bisogna dimenticare altri aspetti che potrebbero entrare in gioco in un’operazione così rilevante: «Parliamo di un complesso molto esteso – ricorda il consigliere comunale -, nel quale le superfici edificate potrebbero aumentare, se venissero messi in campo strumenti presenti nel Pgt come la compensazione urbanistica o l’inserimento di spazi di housing sociale o edilizia convenzionata che consentono l’ampliamento delle superfici lorde di pavimento».
Proprio per questo, secondo i gruppi di opposizione sarebbe stato opportuno «fare una riflessione approfondita, anziché muoversi con tutta quella fretta e dare quell’accelerazione in consiglio comunale a luglio», sottolinea Massera.
Di fronte ai nuovi bandi però, secondo Sondrio liberale si apre un altro ordine di problemi, «materia da giuristi» che però potrebbe avere riflessi concreti complicati per il Comune. «Nel consiglio comunale di luglio avevamo protestato per la forzatura della maggioranza – ricorda Massera -, che ha autorizzato il ribasso sui due stabili già nel provvedimento di modifica del regolamento, anziché tramite una delibera apposita e ha approvato un testo con grossi errori formali. Ora vengono pubblicati questi bandi che creano grandi perplessità dal punto di vista tecnico-amministrativo».
La modifica del regolamento approvata a luglio prevede la possibilità dei ribassi fino al 45% in casi particolari e dopo vari tentativi di vendita andati a vuoto. Qui sta l’intoppo, secondo Massera: «Nei documenti approvati in consiglio non viene specificato nulla sulle gare chiuse prima della modifica al regolamento, quindi c’è il dubbio che il procedimento dovesse ripartire da capo, effettuando nuove gare anziché passare al bando con il ribasso fino al 45%».n
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