Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 29 Febbraio 2016
Ex Fossati: un recupero, molti paletti
L’assessore Morelli: «Non appena giungeranno ipotesi progettuali la commissione le valuterà». L’intervento non potrà ignorare i dettami dello strumento urbanistico che prevede aree e infrastrutture pubbliche.
Con l’acquisto da parte della EuroMilano e l’approvazione del piano di bonifica, qualche punto di domanda sul futuro dell’ex Fossati si è chiarito. Al momento i proprietari non hanno ancora avanzato proposte per il recupero dell’area, ha spiegato in consiglio comunale l’assessore all’Urbanistica Pierluigi Morelli: se e quando a palazzo Pretorio arriveranno le prime ipotesi, la commissione verrà subito chiamata in causa per mettere sul tavolo tutte le informazioni.
Il punto di riferimento per il recupero, ha rimarcato Morelli, resteranno comunque gli obiettivi indicati dal Pgt, che l’amministrazione non ha intenzione di modificare.
A dettarli è la scheda per l’“ambito di trasformazione 2.6”, quello del vecchio cotonificio dismesso ormai da anni. Quattro gli obiettivi generali previsti: realizzare una riconversione funzionale dell’area «rappresentativa per la città di Sondrio dal punto di vista identitario» per creare «un nuovo polo urbano, a bassa densità e ad alta mescolanza di funzioni», si legge nel documento urbanistico, «innescare nuove relazioni» fra la città, l’area dei terrazzamenti e le frazioni coinvolgendo il centro storico, rendere Sondrio più attrattiva «anche attraverso la localizzazione di funzioni legate alla creatività e alla cultura» e creare «un insieme articolato di spazi pubblici in estensione e a cerniera con il tessuto del centro storico e delle aree limitrofe».
I progetti dovranno poi rispettare anche gli “obiettivi pubblici”, cioè l’individuazione di «aree e parti edificate ad uso pubblico», la realizzazione di «servizi alla persona e attrezzature di interesse sovracomunale, a basso impatto sul contesto», l’inserimento di «infrastrutture destinate a integrare il sistema della mobilità» per mettere in relazione città e frazioni, e la creazione di spazi a verde «per la mitigazione e la connessione tra la parte edificata ed il territorio rurale», recita sempre il documento di piano del Pgt. Con il piano di bonifica le strutture della vecchia fabbrica dismessa saranno interamente abbattute, come ha spiegato in consiglio comunale l’assessore Morelli, e non è prevista la realizzazione in zona di nuovi insediamenti industriali o di artigianato produttivo “pesante”. Il Pgt, infatti, indica esplicitamente questi due settori fra gli usi urbanistici esclusi nell’area, insieme a grandi e medie strutture di vendita, centri commerciali e attività di vendita all’ingrosso, come pure magazzini e depositi.
Il tutto nel quadro dell’«alta mescolanza di funzioni» indicata fra gli obiettivi generali: la vocazione funzionale prevista dal Pgt sono i «servizi e attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale», e nell’ambito di trasformazione dell’ex Fossati si potranno costruire edifici residenziali fino ad un massimo del 50% della superficie realizzabile, negozi di vicinato, bar e ristoranti, uffici e studi professionali, strutture ricettive e spazi per l’artigianato di servizi.
Tutti elementi che secondo i gruppi di opposizione andrebbero di nuovo analizzati, ha sottolineato Andrea Massera di Sondrio liberale, visto che dall’elaborazione del Pgt ad oggi il contesto cittadino è cambiato. E c’è da scommettere che della questione si parlerà molto, nei prossimi mesi.
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