Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 18 Febbraio 2016
Ex cotonificio Fossati, Massera vuole certezze: «Futuro da controllare»
Fa discutere la cessione della vecchia area Sondrio liberale pretende chiarezza sul recupero. «Aprire un confronto con la città e con i suoi attori».
Il futuro dell’ex cotonificio Fossati arriva sul tavolo del consiglio comunale dopo le notizie sulla cessione della vecchia fabbrica nella liquidazione Newcocot. Il nuovo proprietario del complesso in località Piazzo è una società che coinvolge soci locali e un’azienda specializzata nel recupero di aree industriali dismesse.
Sondrio liberale chiama in causa l’amministrazione per capire come palazzo Pretorio intende muoversi nel prossimo futuro, rispetto a un’area «in posizione strategica» per la città.
A sollevare la questione è un’interrogazione presentata da Andrea Massera per la prossima seduta del consiglio comunale, con tre richieste indirizzate al sindaco Alcide Molteni: saperne di più sul piano di bonifica (approvato da un tavolo tecnico, come ha spiegato l’assessore all’ambiente Pierluigi Morelli), chiarire se sia intenzione del Comune «avviare una verifica su obiettivi generali e pubblici della riqualificazione dell’area ex Fossati così come oggi indicati nel Pgt», spiegare se l’amministrazione intenda «tenere costantemente aggiornata la competente commissione consiliare e individuare opportune modalità per l’apertura di un confronto con la città e i suoi attori circa le migliori modalità e indirizzi per il recupero dell’area».
Richieste che partono dall’importanza dell’ex stabilimento Fossati – poi Olcese, quindi Newcocot – per il futuro di Sondrio, spiega Massera nell’interrogazione. Il complesso del Piazzo, sottolinea il consigliere di Sondrio liberale nel documento «di fatto è una delle ultime aree urbane dismesse, attraverso il cui recupero la città potrà disegnare il proprio futuro» e si trova «in posizione strategica per un possibile sviluppo tramite il potenziamento del sistema costituito dal centro storico, dall’area del castello Masegra, dai terrazzamenti e dal torrente Mallero».
Senza dimenticare che nel 2010 il consiglio comunale aveva preso un impegno rispetto all’ex fabbrica, approvando una mozione promossa da alcuni consiglieri di minoranza «che impegnava sindaco e giunta – ricorda Massera - a coinvolgere da subito la commissione consiliare in un approfondimento, a consultarla e tenerla costantemente informata sugli sviluppi della situazione, a individuare le modalità partecipative con cui avviare un dibattito pubblico aperto all’intera città e agli attori interessati al futuro dell’area ex Fossati, a richiedere ai progettisti la possibilità di inserire nel Pgt lo strumento del concorso di idee per l’area in questione”».
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