Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 23 Giugno 2017
«Evasori totali, siamo a 18 in un anno»
Guardia di finanza: scoperti 11 milioni di euro non dichiarati e in Valchiavenna denunciati funzionari pubblici. Il colonnello Manucci: «Ci dicono di andare dai più grandi ma questi numeri ci dicono che non esiste “il piccolo”».
«Ma perché prima di venire da noi piccoli, voi della Finanza non andate dai “pesci grossi”?». Suona più o meno così la domanda che ha ormai assunto i toni di un mantra che i finanzieri si sentono rivolgere ogni qual volta varcano la soglia di una impresa, di un artigiano, di uno studio professionale.
«La provincia di Sondrio è la più piccola della Lombardia: solo 14.500 imprese attive», ha spiegato il colonnello della Gdf Massimo Manucci a quanti ieri mattina hanno assistito alla festa annuale (numero 243) delle fiamme gialle (ospitata come è ormai diventata consuetudine dalla sede sondriese di Confindustria).
«Tutte imprese piccole e medio piccole... Come piccole erano anche le cooperative che sistematicamente non presentavano la dichiarazione dei redditi», ha detto il colonnello riferendosi alla recentissima indagine che ha fatto emergere un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. Cinque cooperative operanti nel settore del facchinaggio e delle pulizie che avrebbero sistematicamente presentato dichiarazioni Iva infedeli, «indicando elementi passivi fittizi, e realizzando un credito d’imposta inesistente di oltre 25 milioni di euro, a sua volta utilizzato in compensazione per il pagamento di imposte e contributi relativi ai lavoratori delle cooperative medesime».
E sempre di piccoli imprenditori parliamo - ha sottolineato il colonnello - se facciamo riferimento a quei 18 evasori totali soggetti che lavoravano nel campo dell’agricoltura, dell’ edilizia, dei trasporti (tra loro anche quattro professionisti). «Oltre 11 i milioni di euro evasi». Chiaro, dunque, anzi chiarissimo il messaggio lanciato ieri dalle fiamme gialle, forse un po’ stanche di essere considerate come una sorta di palla al piede dell’economia.
«Il nostro compito è invece quello di tutelare chi le tasse le paga e che ha diritto ad operare in un mercato sano, che non sia dopato da concorrenze sleali». E purtroppo i dati snocciolati ieri sono lì a dimostrare che di lavoro ce n’è parecchio per i finanzieri: «I 96 controlli e verifiche abbiamo effettuato dall’inizio dell’anno hanno permesso di individuare un imponibile sottratto a tassazione di 20 milioni e mezzo di euro e un’evasione Iva di 3 milioni e mezzo. Numeri - ha detto Manucci con un filo di ironia - che vengono fuori da piccole realtà».
Diverse le indagini nuove che stanno dando parecchia “soddisfazione” ai militari e sulle quali però vige ancora il riserbo. Nel settore della spesa pubblica, ad esempio, 16 persone, tra cui 7 funzionari, sono stati denunciati in Valchiavenna per reati contro la pubblica amministrazione, reati commessi in relazione all’affidamento di lavori pubblici da parte di un Comune e segnalato alla Corte dei Conti un danno erariale di 88mila euro.
Eppoi c’è la routine. Magari meno degna di nota da parte della cronaca, ma sempre interessante: per scontrini e ricevute effettuati 790 controlli con la constatazione di 103 violazioni (e un’incidenza delle irregolarità pari al 13%). Anche le merci trasportate sono finite sotto la lente con 578 interventi su strada che hanno portato a rilevare anche gli indici di capacità contributiva (beni di lusso).
Ulteriori controlli sono stati eseguiti nel settore della spesa previdenziale in seguito ai quali sono stati individuati oltre 64 mila euro importi indebitamente percepiti con la denuncia di 8 persone all’autorità giudiziaria. Sono stati inoltre scoperti 72 lavoratori in nero o irregolari soprattutto nei settore della ristorazione e bar, commercio al dettaglio e autotrasporto.
Da segnalare infine oltre all’attività sul confine (sequestrati 8 chili di sigarette di contrabbando, 218 litri di alcol), quella del soccorso in quota: 92 le uscite con 111 persone tratte in salvo.
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