Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 03 Agosto 2019
Esame di Stato 2019, gli studenti valtellinesi migliorano i risultati
Il raffronto con il 2018 delle votazioni finali mostra una crescita delle eccellenze in provincia. I 100 centesimi sono stati 55, pari al 4,1% del totale.
Senza quizzone, ma con il debutto al colloquio delle “tre buste” e con il secondo scritto giocato su due discipline d’indirizzo l’esame di Stato 2019 non ha spaventato i candidati di Valtellina e Valchiavenna, che eccellono, mettendo a segno risultati nella stragrande maggioranza dei casi contraddistinti con il segno più. Rispetto a 365 giorni fa aumentano i 100 e lode, trend in crescita seppur minimo anche di neodiplomati con 100 centesimi, un punto in più in percentuale anche per chi sul diploma ha saputo scrivere un voto di tutto rispetto compreso tra 91 e 99 centesimi. Stessa oscillazione, ma verso il basso per quelli usciti con il minimo, 60 centesimi.
Il che in estrema sintesi significa, che gli studenti delle scuole superiori della provincia sanno fare sempre meglio. È davvero una bella fotografia quella che emerge dai dati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale della Lombardia nei giorni scorsi, estrapolati da quelli pubblicati prima dal ministero dell’Istruzione, tra l’altro con una percentuale assolutamente irrisoria di chi ha fallito lungo il percorso, uno 0,3% su 1.331 ragazzi e ragazze che si sono conquistati il diploma, che dovranno ripetere l’anno.
Ma partiamo dalle eccellenze, dai 100 e lode che sono stati 10 in provincia, con una percentuale dello 08% in aumento rispetto all’estate 2018 quando fu dello 0,6%. Risultato, questo, che peraltro ci vede in una ipotetica classifica lombarda dei 100 e lode sul terzo gradino del podio a pari merito con altre province: in testa Cremona, poi Lodi e poi la nostra.
Il discorso cambia di poco se si analizzano i “brillanti” 100 centesimi: se ne contano 55 nelle nostre scuole, il che significa il 4,1% migliore del 3,6% di un anno fa.
Balzo avanti anche per i diplomati che si trovano nella forchetta tra il 91 e il 99 centesimi: erano il 7,9% nel luglio 2018 lievitati all’8,8 quest’anno, vale a dire 131 ragazzi. Scende invece il numero dei diplomati “in erba”, che si sono piazzati all’interno della fascia di voto che va da 81 a 90 centesimi, che sono stati il 16,8% - 223 -, mentre nel precedente esame di stato erano arrivati sfiorare quota 20% con un 19,6.
Aumento di un punto in percentuale invece per chi si è meritato un voto indubbiamente buono, tra 71 a 80 centesimi: dal 29,3% si è saliti al 30,5%. Ma la fetta più consistente sul totale, circa un terzo dei candidati, ha ottenuto una votazione discreta: tra quelli che hanno avuto da 61 a 70 centesimi ce ne sono 420, pari al 31,6%, esattamente la stessa percentuale registrata un anno fa. A chiudere l’elenco i neodiplomati con il minimo, 60 centesimi: 84 sono stati, pari al 6,3% contro il 7,2% del recente passato.
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