Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 26 Ottobre 2018
Economico e di qualità, servizio idrico
promosso in Valle
Spesa per le famiglie bassa sia rispetto alla media italiana che a quella europea, perdite idriche contenute e acque reflue depurate secondo conformità. Promozione a pieni voti per il servizio gestito da Secam.
A dirlo il primo rapporto Accadueo-Cresme, lo studio che analizza le reti di acquedotto, fognatura e depurazione, presentato nei giorni scorsi alla Mostra internazionale dell’acqua di Bologna.
A certificare la bontà del sistema ci sono i numeri. Per quanto riguarda le perdite idriche rilevate nel 2016, Sondrio occupa la decima posizione in classifica con perdite pari al 18%, dopo Monza, prima con il 10,8% ma prima di Como, diciassettesima con il 21,1%, o di Aosta, ventottesima con perdite pari al 26,4% dell’acqua erogata. Una percentuale che non cambia se si considera l’intera provincia.
Per la quota di acque reflue depurate, Sondrio figura tra i 55 capoluoghi con conformità del 100% rispetto al carico depurato. Non così ad esempio Lodi, Andria e Barletta, nelle quali l’intero carico depurato risulta non conforme.
In fatto di spesa media annua per l’acqua di una famiglia tipo, ovvero un nucleo di tre persone che consuma 192 metri cubi di acqua, riferita al 2015, Sondrio, con 255 euro, è la diciottesima città capoluogo per economicità, la quarta in Lombardia dopo Milano, Varese e Como. Isernia è la meno costosa in assoluto con 117 euro, Siena e Grosseto le più care con 663 euro.
E seppure dal 2007 al 2015 le tariffe nei comuni capoluogo abbiano registrato un aumento medio del 62%, come segnala lo studio, al 2016 continuano a essere fra le più basse d’Europa. Ai circa due euro chiesti da noi per ogni metro cubo di acqua si arriva agli oltre sette della Danimarca.
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