Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 22 Marzo 2017
Ecco un nuovo ecografo di ultima generazione. Per i pazienti dializzati
La presentazione ieri in ospedale - Donazione di Cancro Primo Aiuto e Insieme per vincere. Panizzoli:«Fondamentale il sostegno delle associazioni»
Giornata importante per l’Azienda socio sanitaria territoriale Valtellina e Alto Lario e in particolare per il reparto di Nefrologia e Dialisi: grazie a una donazione delle associazioni Cancro Primo Aiuto e Insieme per vincere Onlus è stato infatti inaugurato un nuovo ecografo “di ultima generazione” che permetterà di migliorare e ampliare l’offerta del reparto e dell’azienda nei confronti dei pazienti dializzati, non soltanto a Sondrio, ma anche negli altri presidi territoriali. A “togliere il velo” dal nuovo ecografo il direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario Giusy Panizzoli, insieme all’amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto Flavio Ferrari, la responsabile di Insieme per vincere Daniela Gurini e Carla Colturi, direttore reparto di Nefrologia e dialisi; presenti anche Giovanni Monza, direttore sanitario e Carlo Maria Iacomino, direttore amministrativo, insieme ai componenti dello staff del reparto oltre e vari volontari dell’associazione onlus “Insieme per vincere”. «A Cancro Primo Aiuto e Insieme per vincere onlus - ha sottolineato il direttore generale di Asst Giusy Panizzoli - va il mio estremo ringraziamento. L’ecografo è per noi molto importante in un reparto come quello di nefrologia che è uno dei fiori all’occhiello dell’azienda. L’ecografo è indispensabile per aumentare la nostra offerta nei confronti dei pazienti e dimostra una volta ancora come, senza associazioni, molte cose non potremmo farle». L’Asst può contare su cinque presidi a disposizione dei pazienti dializzati che, attualmente, in totale sono circa 150: «Il dono di questo nuovo ecografo - ha sottolineato il direttore del reparto di Nefrologia e Dialisi Carla Colturi - ha una doppia valenza. Innanzitutto consente ecografie performanti e tempestività nella diagnosi. Inoltre, proprio grazie a questo nuovo macchinario potremmo spostare l’ecografo portatile, in caso di necessità, negli altri presidi e così andare noi dai pazienti e non viceversa».
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