Ecco il marchio “V”
Il nuovo simbolo
verso le Olimpiadi

Promozione Presentato il logo dopo 12 mesi di lavoro Credaro: «Un punto di arrivo ma anche di partenza»

Una V colorata in cui spiccano i toni del verde, accompagnati da un pizzico di marrone/amaranto in basso, attraversata da una serpentina bianca, simbolo delle linee sinuose che caratterizzano il territorio, dai terrazzamenti alle curve dello Stelvio passando per le piste da sci, e accompagnata dal pay off “Taste of emotion”.

La platea

E’ stato svelato ieri mattina in una cerimonia in grande stile alla sala Martinelli della Camera di commercio, alla presenza di una folta platea di rappresentanti istituzionali e del mondo imprenditoriale locale, il nuovo marchio Valtellina che dopo un anno di intenso lavoro sostituisce il vecchio simbolo datato 2004, che a sua volta, in vista dei Mondiali di sci del 2005, aveva rinnovato il primo pensato e voluto nel 1982.

Un marchio territoriale unico destinato a connotare la qualità dei prodotti e dei servizi dell’intera provincia di Sondrio, abbandonando la distinzione tra Valtellina e Valchiavenna. «Sono molto emozionata - ha esordito Loretta Credaro, presidente della Camera di commercio che ha svolto il ruolo di perno attorno a cui sono stati organizzati incontri e confronti per arrivare alla definizione del simbolo -. È un anno che ci stiamo lavorando e oggi siamo qui con grande soddisfazione a presentare questo che è al tempo stesso punto di arrivo e punto di partenza».

Ci sono voluti dodici mesi per dare forma al progetto di cui è stata la cabina di regia per le Olimpiadi, composta oltre che dalla Camera di commercio anche dalla Regione, dalla Provincia, dal Comune di Sondrio, dal Bim, dalle Comunità montane e dal rappresentante regionale della fondazione Milano Cortina, a parlare per prima, individuandolo come necessità comunicativa primaria in vista dell’appuntamento con i Giochi del 2026. Da quell’input è partito il percorso di condivisione e programmazione.

«Abbiamo pianificato ogni passaggio - ricorda Credaro - coinvolgendo studenti, che saranno gli imprenditori di domani e gli stakeholder, ovvero gli attuali imprenditori. Con oggi inizia la storia del nuovo marchio».

Esordio

L’esordio ufficiale il simbolo della Valtellina lo farà già da domani alla Bit, la borsa internazionale del turismo, primo banco di prova anche per il gradimento del marchio, completamente differente dal precedente. «Non poteva essere solo un restyling - ha ricordato Credaro -, questo marchio ci deve accompagnare alle Olimpiadi, ma rimanere anche per almeno altri 20 anni, come hanno fatto i precedenti. Per questo abbiamo voluto volare molto in alto».

Ad occuparsi del coordinamento del progetto, costato complessivamente 120mila euro, è stata l’agenzia Be Different, mentre Landor&Fitch, gli autori del logo di Milano Cortina 2026, hanno realizzato il brand partendo dagli elementi del territorio che la stessa Credaro ha riassunto: «Un ambiente naturale unico, un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore, eccellenze agroalimentari che il mondo ci invidia, antiche tradizioni e un tessuto produttivo che è estremamente vivace. Questi siamo noi e questo è ciò di cui l’agenzia creativa ha tenuto conto nell’ideare il nuovo simbolo. Un marchio - ha precisato Credaro - che è nostro, di tutti, non certamente solo della Camera di commercio. E’ di tutti, identifica le qualità del nostro territorio, e così deve essere usato: il marchio della Valtellina per la Valtellina».

Saranno le aziende che lo adotteranno a fare la differenza nel veicolare il valore e il messaggio che contiene. «E noi speriamo che siano moltissime - aggiunge Credaro -. Il progetto è strategico e il suo valore dipenderà anche da come lo utilizzeremo e da come lo faremo nostro. Il percorso è impegnativo». In attesa della Bit che aprirà domani e della campagna promozionale in partenza, già da ieri il simbolo campeggia sul sito valtellina.it.

A complimentarsi per «il nuovo vestito» come lo ha definito lui stesso è stato innanzitutto il presidente della Provincia Elio Moretti - «possiamo dire che si tratti del primo cantiere aperto e chiuso in vista delle Olimpiadi. Speriamo sia di buon auspicio anche per tutti gli altri» - seguito dall’assessore regionale Massimo Sertori - «con oggi si apre un fase nuova» ha detto - e dal rappresentante lombardo nella Fondazione olimpica Sergio Schena che ha parlato di «un lavoro di grande qualità e coraggio». «Questo marchio - ha aggiunto - è simbolo di coesione e unità del nostro territorio».

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