Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 17 Giugno 2018
È morta Milly Gualteroni, lutto a Sondrio e in parrocchia
La giornalista è morta cadendo dal quinto piano della sua abitazione in via Stelvio.
Lutto in città per la morte improvvisa di Milly (Mariella Amalia) Gualteroni, giornalista e scrittrice, che ieri mattina verso le nove è rimasta vittima di quello che sembrerebbe un drammatico incidente domestico.
La giornalista era nel suo appartamento, in via Stelvio, al quinto piano, e aveva deciso di pulire i vetri dal terrazzo, dove i familiari hanno rinvenuto una scala e un secchio con dell’acqua. Cosa sia successo non è dato sapere. Ad un tratto la donna è precipitata nel vuoto ed è morta sul colpo. Vano ogni tentativo di soccorrerla. Dal vicino ospedale è giunta un’ambulanza, ma ormai non c’era ormai più nulla da fare.
Milly, classe 1957, dopo un diploma di High School in California e la maturità classica a Sondrio si è laureata all’università di Padova in lingue e letterature straniere, specializzandosi in glottologia. Ha insegnato inglese e poi si è dedicata alla sua grande passione: il giornalismo. Ha collaborato come esperta di moda e di costume con Gran Bazaar, L’Uomo Vogue, Chi, Cosmopolitan, Panorama e con importanti quotidiani nazionali. Ha frequentato la Facoltà di psicologia della Cattolica di Milano, la Facoltà Teologica Cattolica di Milano e quella Valdese di Roma ed era divenuta una colonna portante de “Il settimanale”, periodico della curia di Como sulle cui colonne si era fatta apprezzare per interventi puntuali e a volte molto ficcanti, come lo scorso anno, quando non aveva lesinato critiche al Comune di Sondrio per aver inserito nella programmazione teatrale della stagione la pièce “Il vicario”, testo diventato pietra di scandalo internazionale per aver accusato la Chiesa di essere rimasta muta davanti all’Olocausto.
Milly, sorella di Giuliana, colonna portante della Croce Rossa Valtellinese, era anche una raffinata scrittrice. la Valtellina l’aveva apprezzata per un libro nel quale ha raccontato “del male di vivere” che l’afflisse negli anni della “Milano da bere”. In “Strappata dall’abisso” la giornalista ha voluto condividere con i lettori il suo cammino tortuoso e complesso che l’ha portata a combattere la depressione e ad avvicinarsi a Dio e alla “Croce”. La città, addolorata, è in attesa di conoscere la data dei funerali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA