Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 20 Dicembre 2015
Due donne alla guida della sanità
Stasi promossa al rango di direttore generale dell’Ats, Panizzoli guiderà l’Azienda socio sanitaria. Il responsabile dell’Agenzia: «Felice di rimanere in Valle, avverto una grande responsabilità, subito al lavoro».
Ci sono due donne al timone della sanità di montagna. Entrambe provenienti da aziende ospedaliere, la prima, Maria Beatrice Stasi, direttore dell’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna dal 6 maggio 2014, promossa al rango di direttore generale dell’Ats (Agenzia di tutela della salute) della Montagna, deputata alla “governance” dei bisogni di salute dei cittadini di Valtellina, Valchiavenna, Alto Lario e Valcamonica. La seconda, Giuseppina Panizzoli, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera della provincia di Lecco dal 20 maggio 2014, nominata alla direzione dell’Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) di Valtellina e Alto Lario, realtà aziendale che si occuperà di erogare tutte le prestazioni sanitarie e socio sanitarie che interessano le popolazioni di Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario.
Al loro fianco, sul fronte camuno, ci sarà Raffaello Stradoni, nuovo nel ruolo di direttore generale, e deputato alla guida dell’Asst della Valcamonica, azienda erogratrice di prestazioni sanitarie e socio sanitarie nella valle bresciana.
Tutti e tre i direttori prenderanno servizio dal primo gennaio e dovranno, a loro volta, nominare i collaboratori più stretti, in termini di direttori sanitario, amministrativo e sociale per l’Ats della Montagna, e di direttori sanitario, socio-sanitario, e amministrativo per le Asst. Queste ultime, infatti, hanno necessità di avere, al loro interno, due figure di vertice chiamate a gestire, uno, la parte più strettamente sanitaria (ospedaliera), l’altro, la parte più territoriale (Pot, Prest, Rsa, Consultori, Centri diurni, servizi fragilità etc...).
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