Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 23 Marzo 2016
Divieti ai migranti, la Prefettura prima li detta e poi li annulla
«Non devono girare in gruppi di oltre cinque persone, né frequentare parchi giochi o strutture pubbliche destinate ai bambini». È rimasta in vigore undici giorni la circolare emanata l’11 marzo dalla Prefettura di Sondrio. Il tempo di essere recapitata ai centri di prima accoglienza della provincia, di circolare sui social network e provocare un condiviso moto di indignazione.
«Nel solco del principio di leale collaborazione tra le varie istituzioni - si legge nella nota firmata ieri dal prefetto Giuseppe Mario Scalia - su richiesta del responsabile Caritas di Como e del vescovo della diocesi di Como e Sondrio si terrà una rituale riunione sul tema dell’accoglienza. Con l’occasione - prosegue - si fa presente che la circolare diretta ai gestori delle strutture di accoglienza, oggetto di mero errore materiale, va intesa non prodotta e sarà oggetto di totale revisione nella programmata riunione».
Intanto però quella circolare ha fatto il giro non soltanto dei centri di prima accoglienza, dove in molti sono trasecolati ma anche del web.
Tanto che, prima ancora che il prefetto ne annullasse gli effetti, la Rete antifascista di Sondrio ne aveva già chiesto il ritiro «perché i contenuti sono lesivi della dignità umana e si configurano in “suggerimenti” discriminatori che oltraggiano i diritti fondamentali dell’essere umano ed i principi cardine della nostra carta costituzionale». E la stessa richiesta di ritiro pare sia arrivata anche dalla curia diocesana dove il documento è approdato nel fine settimana scorso.
Sono quattro le disposizioni contenute nella circolare prima inviata ai gestori delle strutture di prima accoglienza di Valtellina e Valchiavenna e poi annullata, e fanno riferimento «al crescente numero di stranieri accolti in questa provincia».
Le azioni indicate sono: il rispetto rigoroso del regolamento in essere nella casa di accoglienza e, in particolare, degli orari di rientro e di uscita degli ospiti presenti; il divieto assoluto di praticare qualsiasi forma di accattonaggio; evitare di passeggiare per il paese in gruppi numerosi di ospiti, limitarsi a gruppi ristretti di 4 o 5 persone; gruppi formati da numeri superiori dovranno essere accompagnati da personale idoneo ed evitare la frequentazione di parchi giochi o strutture pubbliche destinate a bambini e famiglie, ad eccezione di iniziative concordate dal gestore della struttura con le associazioni locali.
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