Disservizi sui treni e il nodo ritardi, scontro il Regione

L’accusa: «Servizio peggiorato». Ma ai consiglieri dem risponde l’assessore Lucente: «Sono in corso importanti lavori infrastrutturali di Rfi»

È scontro aperto in Regione per la questione dei treni sul territorio. Si parla ancora di efficienza del servizio ferroviario, tematica che da tempo divide la politica lombarda, dopo la denuncia del gruppo consiliare del Partito democratico. All’inizio di questa settimana, i consiglieri dem hanno diffuso una nota stampa con grafici e tabelle per mettere a confronto la situazione in Lombardia nel periodo compreso tra il 2017 e il 2023. Da qui la constatazione che, allo stato attuale, «il servizio ferroviario regionale è nettamente peggiore di quanto fosse prima dell’arrivo di Attilio Fontana all’inizio del 2018. A certificarlo sono i numeri ufficiali forniti dalla Regione e dall’azienda in documenti ufficiali».

Calano anche gli utenti

Da una parte crescono i ritardi con «solo 82 treni su cento che arrivano in orario o con ritardi contenuti entro i cinque minuti», a fronte della percentuale dell’83,7% registrata nel 2022 o addirittura dell’86,5% nel 2016, dall’altra, si registra una riduzione «sia dell’offerta, sia degli utenti giornalieri». Infatti, «se nel 2017 i treni di Trenord hanno percorso complessivamente 43,5 milioni di chilometri, nel 2023 ne hanno compiuti solo 40,7», spiegano dal Pd lombardo. «La riduzione del servizio del 6,4% è dovuta a scelte industriali della società». A livello di utenza, invece, si è registrato un decremento da quota «755mila (media nei giorni feriali) nel 2017 a poco più di 700mila nel 2023». Tale passaggio può essere in parte motivato con «i cambiamenti intervenuti dopo la pandemia», tra ricorso allo smartworking e abitudini mutate dei lavoratori, «ma forse, in parte, anche alla riduzione dell’offerta», stando all’accusa lanciata dai banchi della minoranza di Palazzo Lombardia.

La replica dell’assessore

Sull’andamento del servizio ferroviario è arrivata in breve tempo la replica dell’assessore regionale competente, Franco Lucente. «In Lombardia l’81% dei treni arriva a destinazione in orario, l’87% entro i 7 minuti, il 95% entro 15 minuti», ha spiegato. «Gli indicatori nazionali rilevano che le performance di Trenord, depurate da irregolarità dovute a cause esterne e infrastrutturali, sono superiori al 92%. Ad oggi otto linee sono chiuse in tutto o in parte, poiché interessate da lavori infrastrutturali che sta svolgendo Rfi, altro attore del sistema complesso della mobilità. Questi lavori, che necessariamente comportano dei disagi, influiscono negativamente sulla puntualità, ma porteranno certamente dei benefici, per linee più moderne e un servizio sempre più puntuale ed efficiente». Sullo stesso aspetto ha puntato l’attenzione a margine del consiglio anche il presidente Attilio Fontana. Il quale, peraltro, ha annunciato l’intenzione di Regione Lombardia di chiedere il controllo di Trenord, attualmente divisa a metà tra Trenitalia (azienda di Ferrovie dello Stato) e e Ferrovie Nord Milano.

Verso il controllo di Trenord

«Stiamo discutendo – ha risposto il governatore a chi chiedeva se la Regione chiederà il 50% più l’1% entro fine mandato – forse non proprio il 50% più uno, ma tutto il capitale sociale sì». L’assessore ai Trasporti, poi, ha riflettuto sul rinnovo della flotta ferroviaria. «Sono in servizio 165 dei 214 nuovi treni, moderni, confortevoli, che i passeggeri stanno già apprezzando molto. I nuovi convogli stanno migliorando notevolmente gli indici di puntualità».

Lo sforzo importante

È questo, per Lucente, «un risultato concreto che mette a tacere ogni illazione ed evidenzia lo straordinario sforzo di Regione Lombardia per migliorare il servizio, con un investimento di oltre 1,7 miliardi».

Un nuovo sciopero nel weekend

Mobilità a rischio in tutta Italia – Lombardia compresa, dunque – nel prossimo fine settimana per una nuova agitazione sindacale. Dalle 21 di dopodomani, sabato 6 luglio, alla stessa ora del giorno successivo, è stato proclamato uno sciopero nazionale che interesserà il personale ferroviario del Gruppo Fs italiane, di Trenitalia, di Italo e di Trenord. Ritardi e soppressioni legate all’agitazione indetta dalle sigle Cub, Sgb e Usb Lavoro privato potrebbero funestare la domenica di non pochi passeggeri lombardi: trattandosi di giorno festivo, peraltro, «non è possibile istituire le fasce orarie di garanzia», come fa sapere in una nota Trenord. La stessa azienda, comunque, tiene a precisare che «in circostanze analoghe non si sono verificate significative ripercussioni sul servizio» e che, comunque, «eventuali variazioni saranno comunicate sul sito e sull’app di Trenord». In assenza di treni, invece, come di consueto il servizio aeroportuale sarà sostituito con autobus che collegheranno direttamente la stazione di Milano Cadorna (con partenza da via Paleocapa, 1) alla Malpensa.

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