Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 27 Gennaio 2018
«Disastro del treno, serve chiarezza perché non accada più»
Le reazioni in Valtellina: dolore e cordoglio, ma i sindacati dei ferrovieri chiedono alle istituzioni di non tirarsi indietro. Sicurezza nel mirino da tempo a Sondrio, alla luce degli incidenti ai passaggi a livello e del recente rogo a Milano.
«Facciamo chiarezza sull’accaduto e lavoriamo per evitare che si ripetano episodi drammatici». Sono i giorni del dolore e del cordoglio, ma i sindacati dei ferrovieri chiedono alle istituzioni di non tirarsi indietro. Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, insieme ai lavoratori, ieri hanno espresso il più profondo cordoglio e la loro vicinanza alle vittime del drammatico incidente ferroviario verificatosi in prossimità della stazione di Pioltello, alle porte di Milano. Un evento dovuto al deragliamento di un treno pendolari che trasportava 350 persone, in gran parte lavoratori e studenti, su un binario che a quell’ora è particolarmente trafficato, visto che nel giro di un’ora passano parecchi convogli. «In attesa che gli organismi competenti accertino le responsabilità di quanto accaduto, le organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente con le aziende di trasporto ferroviario coinvolte e Regione Lombardia per fare al più presto chiarezza sulla dinamica dell’accaduto, per evitare che tali drammatici episodi si ripetano».
Non si tratta, per Filt e Fit, le due categorie di Cgil e Cisl, di una tematica inedita. Oltre a chiedere servizi efficienti, i sindacalisti – proprio come negli altri comparti dell’economia locale – sono attivi per garantire la sicurezza. «Questo aspetto non può passare in secondo piano – sottolinea dalla Cisl Michele Fedele, attivo su questo fronte con il collega della Cgil Giorgio Nana -. Ne abbiamo parlato di recente in occasione del rogo di un convoglio per Sondrio alla stazione di Milano Centrale, chiedendoci cosa avrebbe potuto accadere se fosse capitato in una galleria della Colico-Lecco. Ci interroghiamo su questo argomento anche quando si rilevano incidenti ai passaggi a livello».
In provincia di Sondrio non si sono registrati episodi dal bilancio pesante, insomma, ma la richiesta, sulla base di questi presupposti, è chiara. «Occorre un serie piano di valutazione dei rischi, basato su un’analisi tecnico-scientifica del materiale rotabile e delle infrastrutture. Proprio come si fa quotidianamente in tanti altri ambiti professionali, per evitare che ci si ponga il problema quando ormai è troppo tardi. In questo caso, oltre a tutelare i lavoratori, il discorso riguarda l’utenza».
In varie occasioni i sindacati si sono soffermati sulla manutenzione e sull’innovazione. «Non possiamo entrare nel caso specifico, naturalmente, visto che quest’analisi spetta agli inquirenti – precisa Fedele -. Ma da tempo ricordiamo che in Italia all’élite dell’alta velocità si contrappone, in termini di investimenti e innovazione, la periferia ferroviaria dei pendolari dei servizi regionali».
Nell’ambito dei trasporti innovare, lo dimostra l’attenzione dedicata da ogni famiglia ad airbag e sistema frenante nel campo automobilistico, significa anche crescere sul fronte della sicurezza attraverso la continua avanzata tecnologica. «L’analisi che chiediamo con forza alle società che si occupano del trasporto ferroviario e alle istituzioni deve riguardare necessariamente anche il rapporto fra dispositivi di sicurezza ed età dei convogli». Una parte dei treni delle ferrovie valtellinesi, infatti, è stata recentemente rinnovata, in particolare con l’arrivo dei Coradia nel 2015 che come sottolinea Trenord «sono progettati secondo nuovi standard di comfort, sicurezza e accessibilità».
La parola sicurezza, insomma, è centrale per tutti. Si aspettano risposte, oltre ai vertici della categoria, anche i lavoratori. Ieri vari viaggiatori hanno letto sui volti del personale delle ferrovie lo choc determinato dalla notizia giunta sulla Milano-Tirano dalla periferia di Milano.
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