Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 06 Agosto 2024
«Deflusso ecologico: così i nostri fiumi saranno sempre tutelati»
Dal deflusso minimo vitale (Dmv) al Deflusso ecologico (De) per garantire ai corsi d’acqua valtellinesi e di tutta la regione non soltanto di vivere, ma di farlo bene pur in presenza delle derivazioni idroelettriche, raggiungendo al temo stesso gli obiettivi ambientali indicati dalla Direttiva comunitaria quadro in materia di acque. La Lombardia ha approvato parametri e regole necessari al percorso di rilascio del Deflusso ecologico che dal primo settembre sostituirà, per le nuove derivazioni e per i rinnovi delle concessioni, il deflusso minimo vitale, ovvero quella quantità di acqua necessaria alla vita negli alvei e tale da non danneggiare gli equilibro ecologici. U
n obbligo in vigore dal 2009, frutto anche della grande attenzione sviluppata in provincia di Sondrio sul tema delle acque a partire dal libro bianco di Giuseppe Songini alle battaglie dell’Intergruppo rappresentato da Sandro Sozzani.
La determinazione approvata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore a Enti locali, Montagna e Utilizzo Risorsa Idrica, Massimo Sertori, che nel ruolo di presidente della Provincia di Sondrio lavorò sulla questione delle acque in stretta collaborazione proprio con Sozzani, arriva al termine di un lungo lavoro svolto in stretta collaborazione tra quattro assessorati regionali (Risorsa Idrica, Agricoltura, Ambiente e territorio), Ersaf ed Arpa. Ma cosa cambia esattamente?
«Il Deflusso ecologico - spiega l’assessore Sertori - si differenzia da quello minimo vitale per il suo approccio che definirei sartoriale. Non solo deve consentire al fiume di vivere, ma anche di vivere bene. Il valore di De cambia quindi da fiume a fiume, a seconda delle specifiche necessità di ogni corso d’acqua, e cambia anche da stagione a stagione».
Il Deflusso ecologico si calcola attraverso la moltiplicazione del Dmv per alcuni “fattori correttivi” che, insieme a un set di regole per applicarli, sono l’oggetto della delibera approvata dalla giunta regionale. Di fatto la formula consente di ottenere la portata da rilasciare come Deflusso ecologico in un corpo idrico in funzione di una componente idrologica, calcolata utilizzando il nuovo Bilancio idrico regionale, e di una componente ambientale, quest’ultima definita dal prodotto dei fattori correttivi.
«Gli sforzi della Regione Lombardia mirano da sempre a trovare un equilibrio tra i principi di tutela ambientale e le necessità di utilizzo della risorsa idrica» sottolinea Sertori. Anche per questo la definizione del Deflusso ecologico è stata oggetto di una fase di consultazione pubblica.
«Abbiamo messo a disposizione dei portatori d’interesse tutti i nostri risultati, e valutata ogni osservazione pervenuta - prosegue Sertori -. Purtroppo, la grave crisi idrica del 2022-23 aveva interrotto questo processo, ora giunto finalmente al termine». Come anticipato, il nuovo Deflusso ecologico si applicherà dal primo settembre di quest’anno per le nuove derivazioni e i rinnovi; è inoltre prevista, entro la fine del 2024, la definizione delle modalità con cui le derivazioni esistenti dovranno adeguarsi al rilascio del De entro le scadenze recentemente fissate dallo Stato con il Decreto legge 63/2024 (31 dicembre 2026). La delibera regionale rimanda l’approvazione del De su alcuni tratti di fiumi in cui sono attualmente in corso degli studi specifici; prevede inoltre alcuni approfondimenti, sia per valutare la modulazione del Deflusso ecologico sulla base delle riserve idriche, sia anche per verificare il grado di naturalità dei colatori di pianura.
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