Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 08 Marzo 2016
Dall’auto ai mobili, meglio l’acquisto a rate
La Valle nella top ten
Secondo i dati de “Il Sole 24Ore” in un anno richieste di prestiti finalizzati aumentate del 24,8%. Credaro: «Le famiglie hanno ricominciato a spendere».
Per le spese più impegnative i valtellinesi puntano sempre più spesso sugli acquisti a rate. Nel giro di un anno le richieste di prestiti finalizzati in provincia di Sondrio sono aumentate del 24,8%, e Valtellina e Valchiavenna sono nella top ten italiana per l’importo medio richiesto: soldi investiti nell’acquisto di beni durevoli, dagli elettrodomestici ai mobili, per un totale che nel 2015 ha toccato quota 188 milioni di euro, più 6,8% rispetto al 2014.
Segno di una ripresa di fiducia e propensione al consumo da parte delle famiglie, secondo gli esperti: lo spiegano cifre e analisi di un approfondimento pubblicato ieri dal quotidiano economico Il Sole 24Ore, in base ad un’elaborazione di Crif, società specializzata in sistemi di informazioni creditizie. Aggiornati a fine febbraio, i dati evidenziano a livello nazionale una crescita dei prestiti finalizzati del 24%, con la provincia di Sondrio sopra la media – 24,8%, come detto – e collocata alla posizione numero 23 nella graduatoria nazionale capeggiata da Latina, più 36,3%, Frosinone (35,8%) e Rovigo (34,9%). Rispetto agli importi medi dei finanziamenti, invece, la provincia è fra le prime in Italia: i 6.809 euro di media la collocano infatti al nono posto, preceduta da Verbania, Como, Biella, Vercelli, Varese, Pavia, Lecco e Cuneo. Staccati i grandi capoluoghi, segnala l’indagine del Sole, dove le richieste restano al di sotto della media.
Ad incidere positivamente sono, secondo gli analisti Crif, le numerose offerte “a tasso zero” sull’elettronica di consumo, ma anche i tassi promozionali proposti per l’acquisto di auto e scooter. Ma anche mobili, elettrodomestici e telefonia nel corso del 2015 hanno mostrato numeri in ripresa, segnala il quotidiano economico, con il ricorso frequente ai prestiti finalizzati per ripartire in varie rate le spese più consistenti. In generale secondo gli esperti consultati dal quotidiano economico questo «balzo» evidenzia una maggiore fiducia delle famiglie nella ripresa economica, nel quadro comunque di un’attenta programmazione della spesa. Elementi che si possono leggere come segnali «abbastanza positivi», secondo la presidente dell’Unione commercio Loretta Credaro, anche se nel quadro complessivo a livello provinciale «c’è ancora una difficoltà abbastanza evidente, con vendite abbastanza ferme», sottolinea. L’associazione di categoria ha intenzione di «fare un’analisi approfondita» di questi dati, spiega la presidente, ma già dai numeri principali sono due gli elementi da segnalare.
«L’importo medio piuttosto elevato è un indicatore abbastanza positivo – afferma Credaro -, segno di una buona propensione alla spesa da parte delle famiglie. La possibilità di suddividere l’importo in questo senso è un’opportunità interessante per programmare le uscite, considerando anche che in molti settori viene “spinta” dalle grandi catene». C’è anche chi si organizza “in proprio”, ricorda poi Credaro, offrendo la rateizzazione, «un sistema per agevolare il consumo contenendo l’esborso immediato per il fruitore». La presidente cita l’esempio di centri estetici e altre attività artigianali di servizi che propongono “pacchetti” comprensivi del finanziamento, ma anche nei settori legati alle ristrutturazioni diverse aziende del territorio in fase di preventivo segnalano anche la possibilità di accedere a prestiti finalizzati. Ciò non toglie, sottolinea però la presidente, che «escluse le zone interessate dal turismo, sul fronte delle vendite c’è ancora una difficoltà abbastanza evidente».
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