Dalla Valtellina a Cremona e ritorno:
la lezione del liutaio Trabucchi
all’istituto Pinchetti di Tirano

Tirano

«Le cose d’ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare», inizia così la famosa poesia di Gianni Rodari prima del famoso ritornello «per fare un tavolo ci vuole il legno». E potremmo simpaticamente mutuare queste parole preziose per dire che per far un violino ci vuole il legno. E che legno. E che manualità e abilità, oltre a competenza e passione. Lo ha raccontato ad una rappresentanza di studenti del liceo Musicale e Coreutico dell’istituto Pinchetti di Tirano Stefano Trabucchi, artigiano e liutaio di fama nazionale e internazionale, originario di Castione Andevenno ma attivo da anni nella patria della liuteria, Cremona, invitato dalla Sezione di Tirano di Confartigianato Imprese Sondrio. Una mattina in aula magna per approfondire i segreti, è il caso di dirlo, di questa antica e affascinante tecnica.

«Ho accettato molto volentieri la proposta di Confartigianato, perché sono tornato in Valtellina, la mia terra di origine, ma anche perché ritengo importante parlare ai ragazzi – afferma Trabucchi -. Essendo presidente di Confartigianato di Cremona, devo dire che noi stiamo portando avanti un lavoro analogo nelle scuole». Trabucchi, che ha portato con sé alcuni modelli ed esemplari, ha spiegato agli studenti la storia della liuteria a Cremona, perché è nata proprio in questa città la grande liuteria classica con i maestri del passato e l’evoluzione fino ai giorni nostri con 180 botteghe attive sul territorio di Cremona, con la specificità di poter avere tante interazioni fra liutai e interessi comuni. Dopodiché il maestro ha raccontato come si costruisce un violino, quale legno e quanto tempo richieda, quale vernice e altre particolarità. «Molte volte – e questo succede non solo a livello del liceo Musicale ma anche nei Conservatori – i ragazzi che studiano lo strumento, violino, viola e violoncello, non sanno come è fatto – afferma ancora Trabucchi -, perché ha quella forma, perché c’è il ricciolo o perché le ff (effe) sono fatte in una determinata maniera, per cui è importante far sapere cosa c’è dietro. Se uno è consapevole di cosa suonando, ha anche un input in più nello studio».

Alla mattina hanno presenziato il presidente di Confartigianato Sondrio Gionni Gritti, il segretario Alberto Pasina, il presidente della Sezione di Tirano Maurizio Valetti e il segretario, sempre di Tirano, Roberta Giumelli.

«Credo che sia fondamentale far conoscere ai ragazzi cosa significhi fare l’artigiano e fare l’imprenditore, ma anche rappresentare la qualità del mondo artigiano e del mondo artistico e quali sono le eccellenze che abbiamo in Italia ed una delle eccellenze è effettivamente Stefano Trabucchi – dichiara Gritti -. I ragazzi hanno potuto trascorrere una mattina con il maestro e capire cosa vuol dire fare il liutaio e come dalla costruzione di pezzi di legno si possa arrivare ad un’opera d’arte che ha dei suoni armoniosi bellissimi. Importante anche mostrare agli studenti che ci sono delle nicchie di lavoro, in ambito artistico e musicale, all’interno delle quali un ragazzo potrebbe riconoscersi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA