Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Dicembre 2021
Dal video sul virus alla malattia vera
Elena Farina è la “Donna dell’anno”
Albosaggia. Premiata in municipio la maestra che raccontò il Covid dall’ospedale. Il filmato per i bambini a inizio pandemia con il principino coronato divenne virale
«Ha trasmesso a tutti la voglia di vivere, invitandoci a mettere da parte le banalità quotidiane. Ci ha fatto capire l’importanza della famiglia, delle piccole cose, la forza della vita».
Parole, quelle del sindaco di Albosaggia Graziano Murada , rivolte ad Elena Farina , mamma, moglie, maestra, già assessore comunale, nonché consigliere della Fondazione Albosaggia, incoronata ieri “Donna dell’anno 2021” in un’aula consiliare dove l’emozione si è sciolta in lacrime.
A lei, che ha vissuto sulla sua persona la potenza del Covid, sconfiggendolo dopo aver lottato per mesi. A lei che si è impegnata per i suoi bimbi dell’asilo parrocchiale di Castione, la giunta comunale ha voluto consegnare l’ambito riconoscimento, che ha ricevuto visibilmente emozionata, facendo profondi sospiri, attorniata dall’amore della sua famiglia.
Una figura «limpida e brillante», quella di Farina, «di chi ha deciso di trasformare il buio del momento, in luce del presente. Questo ha fatto la nostra donna dell’anno» ha proseguito il primo cittadino, partendo dalla pronta reazione della maestra, che, quando nel febbraio del 2020, la scuola fu chiusa, da un giorno all’altro inventò per i suoi bambini la favola del principino con la corona. Il coronavirus per l’appunto. Video che diventarono virali, facendola conoscere in tutta Italia.
Parole di fiducia, per i bambini del mondo, «che si fanno speranza perché la bellezza e la ragione alla fine trionfano sempre» ha posto l’accento il sindaco, spendendo parole per l’amore che Farina ha per il suo lavoro.
«Che il mestiere di maestra fosse in lei congenito, si sapeva, ma quella vocazione con lei diventa qualcosa in più: la chiamata si fa risposta. Perché l’abbracciare una vocazione non sta nella chiamata, ma rispondere ad essa. E questo ha fatto Elena per i bambini di ogni dove». Ma il mostricciatolo è stato vendicativo. E si è accanito proprio su di lei, che a dicembre del 2020 fu ricoverata in terapia intensiva nel reparto Covid all’ospedale Sondalo, da cui uscì a solo fine gennaio 2021, affrontando una riabilitazione che prosegue ancora oggi.
«La “brutta bestia” ha sbagliato bersaglio. La lotta di Farina è diventata la lotta di tutti e il suo epico racconto - lo fece dall’ospedale appena riuscì utilizzando la sua pagina Facebook - è unguento per la mente. Le sue parole, intrise della fatica d’ospedale» hanno rimesso a posto, «non solo il virus, ma anche le nostre priorità» ha aggiunto il sindaco.
Dal letto dell’ospedale Farina «ci ha indicato nuovamente la strada, quella della speranza, in un mondo che tende a sostituirla con l’aspettativa, lei la riporta all’essenza. Perché la speranza è un’alba sempre nuova, riguarda il nostro domani e fa rinascere la fiducia nelle virtù umane».
Per sua natura umile con la predilezione a lavorare (sempre) dietro le quinte, ha avuto parole di gratitudine per tutti, ricordando gli attimi più drammatici in ospedale, quando ha pensato «quanto la forza della vita sia potente e meravigliosa: mi sono affidata a lei che mi ha riportato a casa».
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