Dal prossimo anno corso di laurea in Ingegneria informatica anche a Sondrio

Lo aveva annunciato il sindaco Marco Scaramellini durante la premiazione dello Sportivo sondriese dell’anno e ora il nuovo corso universitario di ingegneria informatica del Politecnico di Milano, è pronto a muovere i primi passi concreti a Sondrio. Passerà al vaglio prima della commissione competente e poi del consiglio comunale di fine mese la convenzione che lega palazzo pretorio alla Provincia e al Politecnico di Milano per l’avvio, in fase sperimentale, già dal prossimo anno scolastico e per almeno cinque anni, del percorso di studi.

Una laurea triennale on line, con lezioni in presenza e da remoto, perfettamente equiparata a quella conseguibile nella sede milanese dell’ateneo, in ingegneria informatica. Una possibilità che il Politecnico offre dall’anno scolastico 2000-2001 e già attiva, ad esempio, nel polo universitario aretino.

L’attivazione del corso nel capoluogo da parte del Politecnico è chiaramente subordinata alla reale adesione territoriale all’offerta. Il nuovo indirizzo, secondo le prime valutazioni del Politecnico, oltre a rispondere ad una crescente domanda di famiglie e studenti, consentirebbe a tanti di quest’ultimi, residenti lontano da Milano, di poter frequentare un corso innovativo, in grado di offrire opportunità formative di assoluta qualità a costi contenuti. Scongiurando il probabile rischio che alcuni studenti meritevoli non si iscrivano al Politecnico per ragioni prevalentemente economiche. Provincia e Comune di Sondrio insieme hanno individuato anche la sede ideale del nuovo corso, ovvero l’aula multimediale dell’Apf Valtellina di via Besta.

Dotata di 160 posti con anche la presenza di laboratori e la possibilità di attivare servizi mensa e bar per studenti e docenti, la location risponde anche a due principi guida fondamentali: brevi tempi di allestimento (a costi contenuti) e modeste spese di gestione. Le lezioni online del corso sono previste in modalità ibrida ovvero in presenza e da remoto ovvero registrate e disponibili online, fruibili in modo asincrono in base alle esigenze dello studente.

Il calendario delle lezioni sarà predisposto semestralmente con relativo piano di lavoro, lezioni e temi da seguire settimanalmente. Le sessioni attivabili dal corso di laurea sarebbero dunque di due tipi: una “live” per gli studenti delle sedi locali con alunni in presenza nella sede identificata, e dunque all’Apf, e con tutor dedicati per svolgere attività pratiche e supporto/assistenza allo studio e un’altra invece online per studenti da remoto, normalmente in orario serale. Il team preposto all’erogazione del Corso è formato da docenti di riferimento del Politecnico di Milano oltre ad un gruppo di tutor che svolgono le sessioni “live”. Le valutazioni vengono svolte attraverso prove a casa in autonomia durante lo svolgimento del corso, più l’esame finale da fare in presenza al Politecnico o nella sede locale.

A rendere possibile l’attivazione della sperimentazione sono le risorse economiche dell’Aqst, i soldi cioè del demanio idrico derivanti dallo sfruttamento delle acque valtellinesi. Da una prima analisi del Politecnico, i costi annui necessari per le attività didattiche, docenti del Politecnico e Tutor locali, ammontano, a regime, a circa 60mila euro cui aggiungere gli oneri di gestione della sede locale. Nessun onere finanziario risulta a carico del Comune di Sondrio che però sede di enti pubblici e privati che erogano servizi di rilievo provinciale, regionale e statale essenziali per la crescita sociale ed economica della comunità con cui concorre, aderisce all’iniziativa – come si legge nella proposta di delibera dell’amministrazione - nel solco «dell’attenzione dedicata alla crescita civile, sociale e culturale dei giovani, attraverso la promozione di opportune iniziative e la realizzazione di adeguate strutture che favoriscano sia gli sbocchi occupazionali che l’associazionismo giovanile».

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