
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 07 Aprile 2025
Da Regione oltre 297mila euro per sette riserve naturali sondriesi
Un investimento che rientra in un piano regionale più ampio, da 1,75 milioni di euro, approvato dalla Giunta e destinato in totale a 47 riserve distribuite su tutto il territorio lombardo
Sondrio
Sette scrigni di biodiversità, sette riserve naturali che raccontano la ricchezza ambientale della Valtellina e della Valchiavenna. È su questi luoghi che si concentra l’attenzione della Regione Lombardia, che ha stanziato 297.500 euro a favore degli enti gestori delle riserve naturali della provincia di Sondrio. Un investimento che rientra in un piano regionale più ampio, da 1,75 milioni di euro, approvato dalla Giunta e destinato in totale a 47 riserve distribuite su tutto il territorio lombardo.
Le riserve coinvolte nel territorio sondriese non fanno parte di parchi regionali, ma custodiscono paesaggi unici e habitat fondamentali per la flora e la fauna locale. Con le risorse stanziate sarà possibile realizzare interventi di tutela della biodiversità, manutenzione straordinaria, conservazione del paesaggio naturale e rurale, e riqualificazione di edifici, centri visita e infrastrutture presenti nelle aree protette.
L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi, che ha voluto sottolineare l’importanza strategica di queste azioni per la provincia di Sondrio: «Con questo importante stanziamento – ha dichiarato – gli enti gestori delle riserve naturali della Lombardia che non rientrano nei parchi regionali potranno finalmente realizzare interventi attesi da tempo. Si tratta di azioni fondamentali per la tutela e lo sviluppo di queste aree, che rappresentano un patrimonio inestimabile sotto il profilo della biodiversità e della bellezza paesaggistica. La Regione ha il dovere di preservare e valorizzare questi grandi polmoni verdi del nostro territorio».
Le riserve della provincia di Sondrio si inseriscono in un contesto ambientale di pregio, spesso caratterizzato da una natura incontaminata, sentieri poco battuti e un forte legame con la tradizione rurale e alpina. Questo contributo permetterà di consolidare il lavoro quotidiano svolto dagli enti gestori, spesso in condizioni complesse, tra vincoli ambientali e necessità di rendere fruibili le aree al pubblico.
Il piano di riparto regionale, oltre a destinare risorse economiche, adotta un criterio equo che tiene conto della superficie delle riserve, attribuendo importi proporzionali alla dimensione e, dunque, alle esigenze di gestione. La scelta è stata pensata proprio per garantire che ogni area possa essere valorizzata in base alle sue caratteristiche e alle reali necessità operative.
Per la provincia di Sondrio, questo provvedimento rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la tutela ambientale e per migliorare la qualità dell’offerta naturalistica e turistica, nel rispetto dell’identità del territorio. Un segnale importante, in un momento in cui la transizione ecologica non può più essere rimandata e in cui la natura torna a essere al centro delle politiche pubbliche.
«Queste aree – ha concluso Comazzi – sono un patrimonio del nostro territorio e intervenire oggi significa garantirne la sopravvivenza e la fruibilità anche per le generazioni future».
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