Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 14 Aprile 2016
«Da padre Nobili una lezione per tutti»
Suo il Ligari d’argento
Il lungo impegno in terra d’Africa gli era valso pochi mesi fa il tributo del Comune.
Solo pochi mesi fa il Comune aveva premiato padre Nobili con il Ligari d’argento per il suo impegno in missione e per «il messaggio sulla povertà, l’eguaglianza, l’accoglienza», e il suo discorso di quella sera resta «una lezione magistrale indimenticabile».
Ne è convinto il sindaco Alcide Molteni, che martedì pomeriggio ha appreso con incredulità la notizia della scomparsa di padre Gianni Nobili, tornato in Congo ad inizio anno dopo un periodo di riposo trascorso in Valtellina.
In città tanti conoscevano il missionario comboniano e gli volevano bene, e la sala consiliare affollatissima per la consegna del riconoscimento del Comune, nel dicembre scorso, è stata una testimonianza di questo affetto dei sondriesi.
Un incontro, quello per la premiazione del Ligari d’argento, che secondo il sindaco deve restare nel ricordo per il messaggio che in quell’occasione padre Gianni aveva voluto ribadire. «Nel momento che sta vivendo il mondo, quindi anche l’Italia e il nostro territorio, la sua è stata una lezione magistrale, per me indimenticabile – afferma il sindaco -. Non solo ha ricordato il dovere del cristiano di accogliere gli altri esseri umani, ma ha anche segnalato con forza come quello che siamo chiamati a fare, di fronte alle migrazioni, non ripara al male che è stato fatto nella storia e che continuiamo a fare, portando via la possibilità di vivere una vita dignitosa nel proprio Paese. Quello di padre Gianni è un grande lascito morale».
Sull’importanza del messaggio del missionario comboniano sondriese si erano soffermati, durante la premiazione del Ligari, anche gli ex sindaci di Sondrio, componenti della giuria del riconoscimento.
Alberto Frizziero aveva sottolineato come la scelta di premiare padre Nobili fosse «una finestra che abbiamo cercato di aprire sul mondo, consegnando il riconoscimento ad un uomo che da decenni costruisce accoglienza qui e in Africa». Bianca Bianchini invece aveva ricordato la visita di Papa Francesco in Repubblica Centrafricana, con l’apertura della Porta santa: «Premiare un missionario, in quest’anno, significa ricordare che la nostra Sondrio dev’essere felice di essere una città cui interessa costruire ponti e aprire porte», aveva detto. Un concetto ribadito anche da Flaminio Benetti: «Ogni premiato del Ligari d’argento rappresenta un valore, e padre Gianni ci mostra un’apertura al mondo inversamente proporzionale all’intolleranza verso l’immigrazione che purtroppo vediamo».
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