Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 21 Novembre 2018
Custodire e proteggere Gli “angeli” del Papa presentati agli studenti
Sala consiliare della Provincia gremita Autorità e 150 ragazzi da tutta la valle per conoscere “dal vivo” storia e valori della Gendarmeria Vaticana
L’orientamento scolastico passa anche attraverso lo Stato del Vaticano. “Architetto di un evento storico” presso la sala consiliare della Provincia gremita di studenti dell’intera provincia, il dirigente scolastico dell’Ufficio territoriale di Sondrio, Fabio Molinari, che ha tessuto la rete di un incontro formativo rivolto ai ragazzi delle superiori e dedicato alla gendarmeria del Papa. Presenti in sala numerose autorità provinciali presiedute dal prefetto Giuseppe Mario Scalia, l’autore del volume “La Gendarmeria Vaticana fra passato e presente: storia e valori di vita degli angeli custodi del Papa”, Cesare Catananti, con Mauro Colaiacomo, commissario della Gendarmeria Vaticana e i gendarmi Riccardo Pesci, Quirino Margiotta e Francesco Calabrò.
A fare da trait d’union tra i vari interventi, Luca Begalli, responsabile de “La Provincia di Sondrio” che si è soffermato sulla figura del Papa così cambiata nel corso degli ultimi anni con un pontefice sempre più aperto al mondo, immortalato in innumerevoli selfie, a tavola nelle mense dei poveri e nelle vie di mezzo mondo in un rapporto ravvicinato con la gente, creando non pochi grattacapi a chi deve vegliare sulla sua incolumità. E allora ecco la Gendarmeria vaticana col suo ruolo cruciale a difesa della sua sicurezza con i suoi angeli tutelari.
«Un corpo speciale di polizia unico al mondo che assume le vesti di angelo custode dalla profonda rettitudine umana per garantire con la sua alta professionalità la preziosa sicurezza del Santo Padre», ha detto il prefetto Scalia.
È salito poi in cattedra il provveditore Molinari che nella solennità di una circostanza unica ha portato la Gendarmeria a dialogare con tanti studenti di tutto il territorio a cui si è rivolto: «In un mondo in cui si avvertono i segni della fragilità di tanti giovani che talora smarriscono i valori più veri e in cui è la stessa famiglia disorientata dinanzi all’urgenza educativa, ecco gli “angeli tutelari del Papa” testimoni di valori autentici, che hanno fatto della loro vita una missione, e del loro impegno una ragione di vita che non esitano a mettere a repentaglio per l’incolumità del Papa, condividendo il piacere di vivere secondo le regole”. Prima di entrare nel vivo della discussione sono stati proiettati quattro video tratti dal docufilm “Custodire e proteggere” per tracciare le linee guida del difficile ingaggio della Gendarmeria.
«Spunti utili per una riflessione anche sull’esperienza giudiziaria da parte di chi lavora per il pieno rispetto della Legalità», ha aggiunto il presidente del Tribunale di Sondrio Giorgio Barbuto.
«La Croce Rossa Italiana ha sempre avuto un filo diretto con le scuole e con la chiesa perché dove c’è assistenza sanitaria c’è la CRI», ha ricordato la presidente della sezione locale, Giuliana Gualteroni. Stessa vicinanza alla Santa Sede da parte del questore Gerardo Acquaviva e della professoressa Marcella Fratta, assessore alla cultura del Comune di Sondrio.
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