Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 09 Novembre 2016
Creval, risultati in rosso per rettifiche sui crediti. Presentato il piano 2017-18 per ridurre sofferenze e costi operativi
Nelle strategie rientra anche una riduzione strutturale di organico di oltre 200 unità e la chiusura-trasformazione di 100 filiali.
Creval chiude i 9 mesi con una perdita netta di 136 milioni di euro, tenuto conto delle imposte sul reddito del periodo (positive per un importo stimato pari a 55) e degli utili di pertinenza di terzi per 3 milioni di euro. Le rettifiche di valore su crediti e altre attività finanziarie ammontano 389 milioni di euro contro i 225 milioni del 2015. «L’incremento - spiega il Creval nella sua nota di bilancio - tiene conto delle indicazioni preliminari emerse nel corso dell’ispezione della Banca d’Italia conclusa a fine ottobre, in coerenza con l’obiettivo di innalzare i livelli di coverage del complesso dei crediti deteriorati in vista di ulteriori operazioni di cessione sul mercato e di ulteriori incisive azioni per la gestione dei NPEs in corso di approfondimento».
Il risultato netto della gestione operativa cala a 175 milioni di euro (-38% anno su anno). Alla chiusura del periodo i crediti deteriorati (Non-Performing Exposure, Npe), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 3,3 miliardi di euro (-1% rispetto a fine dicembre 2015). Le operazioni concluse da inizio anno assommano a circa 430 milioni di euro di gross book value, pari all’8% circa dei crediti deteriorati lordi a fine settembre.
Nel piano al 2017-208 il Creval punta a ridurre gli npl e i costi operativi. In particolare il Cda ha approvato l’avvio di un’operazione per il deconsolidamento di crediti a sofferenza per un controvalore lordo fino ad un massimo di 1,5 miliardi di euro, attraverso un’operazione di cartolarizzazione, con emissione di titoli e possibile utilizzo della garanzia dello stato (Gacs) per la componente senior con rating investment grade. Si prevede che l’operazione possa essere finalizzata nel corso del 2017. L’obiettivo è un significativo miglioramento dell’Npl ratio dal 27,2% al 18,4% al 2018.
Nelle strategie rientra anche una riduzione strutturale di organico di oltre 200 unità e la chiusura-trasformazione di 100 filiali. Questo porta alla revisione mirata dei modelli di servizio in ambito corporate, retail e private banking e la continua evoluzione della multicanalità integrata. In particolare la strategia “digital” creerà un efficientamento del modello distributivo.
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