Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 05 Febbraio 2018
Creval: un 2017 nel segno del rosso ma torna all’utile nell’ultimo trimestre
Il Credito Valtellinese chiude il 2017 con una perdita netta preliminare di 332 milioni di euro, sostanzialmente in linea all’esercizio precedente. L’esercizio vede rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti e altre attività finanziarie per 405 milioni, dai 491 del 2016. Nel solo quarto trimestre l’istituto segna un utile di 70,8 milioni.
Una politica improntata alla massima prudenza e al mantenimento della pulizia di bilancio. Creval chiude il 2017 con una perdita netta preliminare di 332 milioni di euro, sostanzialmente in linea all’esercizio precedente. L’esercizio vede rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti e altre attività finanziarie per 405 milioni, dai 491 del 2016. Nel solo quarto trimestre l’istituto segna un utile di 70,8 milioni, con un risultato operativo di 211,8 milioni «in linea con gli obiettivi di recupero della profittabilità sottostanti al piano industriale», spiega la banca in una nota.
A fine anno il principale coefficiente patrimoniale, il common equity tier 1 (phased in), è al 10,6%, a fronte di minimi srep notificati a marzo 2017 da Banca d’Italia per il 7,75% e «in significativo miglioramento rispetto al 30 settembre», nota l’istituto (era al 9,4%). Lo stock dei crediti deteriorati del Credito Valtellinese si è ridotto a fine 2017 a 4 miliardi, dai 5,4 miliardi di fine 2016, mentre il livello di coperture è cresciuto dal 41,5 al 45,3%.
I proventi operativi dell’esercizio si attestano a 508 milioni (-23,2% dal 2016, includendo perdite da cessione di crediti per 264,8 milioni). Il margine di interesse si attesta a 392 milioni (-7%). La raccolta diretta si attesta a 19,6 miliardi (-7%), la raccolta indiretta va a 11,3 miliardi, mentre la raccolta gestita si porta a 7,8 miliardi (+7%). L’istituto non ricorda il risultato netto del quarto trimestre 2016 al quale confrontare il dato positivo per 70,8 milioni del 2017 (i 9 mesi del 2016 erano stati in rosso per 136 milioni, con perdite poi a fine anno per 333 milioni).
Nell’esercizio in corso «l’attività della banca e le prospettive per l’esercizio in corso saranno guidate dal raggiungimento degli obiettivi del piano industriale 2018-2020», approvato a novembre, segnala il Creval, sottolineando il quadro macro economico «in miglioramento, con prospettive di crescita a breve termine favorevoli». «I flussi di nuovi crediti deteriorati - sottolinea tra l’altro - si stanno riportando al di sotto dei livelli registrati prima della crisi, ma permane elevata la pressione per la gestione “straordinaria” del pregresso».
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