Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 09 Febbraio 2021
Credito Valtellinese, nel 2020 raddoppia l’utile e torna il dividendo
Con l’implementazione delle linee guida del piano industriale Creval, spiega una nota, « è tra le migliori banche per solidità patrimoniale e profilo di rischio»
Il Credito Valtellinese accelera il processo di crescita con un utile netto nel 2020 di 113,2 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto ai 56,2 milioni di euro del 2019. Ritorna il dividendo: 0,23 euro per azione per complessivi 16,1 milioni di euro, nel rispetto delle linee guida dell’autorità di vigilanza.
Con l’implementazione delle linee guida del piano industriale Creval, spiega una nota, « è tra le migliori banche per solidità patrimoniale (Cet 1 ratio fully loaded al 19,6%) e profilo di rischio (con un Npe ratio lordo al 5,8%)». Il risultato netto della gestione operativa in crescita dell’8% anno su anno in accelerazione nel quarto trimestre, caratterizzato da un incremento dei ricavi e un’ulteriore riduzione dei costi».
Gli oneri operativi «sono in diminuzione del 9% grazie ad una rigorosa disciplina che ha permesso di raggiungere con un anno di anticipo gli obiettivi di piano». Gli impieghi retail sono in aumento dell’8,2% anno su anno e in crescita anche la raccolta della clientela retail (+3,8% anno su anno).
«Guardiamo con fiducia alle future prospettive di crescita della banca, proseguendo sulla traiettoria già segnata per una costante generazione di valore». Lo sottolinea nella nota sui conti l’amministratore delegato del Credito Valtellinese, Luigi Lovaglio.
«Siamo tornati finalmente al dividendo e la nostra eccezionale posizione di capitale potrà orientarci in futuro anche verso una più ampia remunerazione dei nostri azionisti», aggiunge Lovaglio. «Siamo una banca trasformata, tra le più solide in Europa, con una qualità del credito significativamente migliorata e un core business in crescita. Una banca - prosegue il manager - resiliente e orientata a una redditività sostenibile, che opera con processi agili e snelli e una struttura organizzativa efficiente anche dal punto di vista dei costi, in ulteriore riduzione del 4,5% nell’ultimo trimestre dello scorso anno», conclude.
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