Cordoglio e sgomento per la morte di Vito De Marzi. «Era buono e sempre disponibile»

Gli organizzatori del Palio delle contrade e tanti partecipanti alla manifestazione, rapiti da un senso di sgomento, si sono a lungo trattenuti in piazza Garibaldi domenica sera, anche dopo che Vittorio De Marzi era stato trasportato all’ospedale. Anche dopo che gli agenti della questura avevano concluso di ascoltare i testimoni dei fatti. In tanti si guardavano, cercavano di rendere meno pesante la situazione con una battuta, si consolavano. Si abbracciavano.

Tra i presenti, con discrezione, si è mosso don Remo Bracelli, vicario della Comunità pastorale cittadina. Anche durante le fasi dei soccorsi, pur tenendosi a rispettosa distanza, è stato notato dal fratello di Vito, che gli ha chiesto di amministrargli l’unzione. Poi ha ascoltato tanti e speso parole di consolazione fino a notte fonda.

Ultimi a lasciare la piazza i capi contrada di Brigata Orobica, Diego Torricelli e Alessandro Cappelli. Che ripercorrevano con la mente e con le parole l’accaduto, cercando di capire se qualcosa sarebbe potuto andare diversamente. E quando ha cominciato a circolare la notizia della morte di Vito si sono premurati di darne comunicazione.

«Siamo addolorati per la perdita di Vittorio e porgiamo le condoglianze ai suoi cari - hanno affermato i due giovani capo contrada -. La sua simpatia, la sua disponibilità e la sua voglia di partecipare non sono mai mancate. Nonostante fosse parte della contrada solo dallo scorso anno, fin da subito ha dimostrato una grande dedizione per la manifestazione. Siamo stati felici che sia stato parte della nostra contrada».

In tanti, ieri, mentre la notizia della sua morte in città correva di bocca in bocca, attraverso i social network hanno voluto ricordare Vittorio e la sua capacità di entrare in relazione con tante persone. Numerose le foto postate per richiamare il suo animo festaiolo e il suo essere «buono come il pane».

Anche i City Angels, dove Vittorio era conosciuto con il nickname Poldo, ieri sera si sono trovati in un clima familiare per ricordarlo. «Era davvero buono, disponibile a ogni ora - hanno sottolineato -. Noi e tutti i City Angels d’Italia siamo rimasti davvero scossi da quanto accaduto. Perdiamo un ottimo volontario che cercava sempre di aiutare il prossimo con tanto cuore».

Tra i messaggi di cordoglio ricevuti da tutti Italia, anche quello del presidente nazionale dei City Angels, Mario Furlan. «Poldo - ha scritto - era un bonaccione, un angelo sempre pacifico e di buon umore».

A.Gia.

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