Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 10 Settembre 2016
Contrasto ai furti in casa e alle truffe
L’Arma schiera due veri professionisti
Il comando del reparto operativo va al maggiore Taurasi, avvocato con due lauree. A guidare la compagnia sarà invece il capitano Galvagno, già insegnante della Scuola Allievi.
Hanno il compito, sulla carta non semplice, di non far rimpiangere i propri predecessori. Sempre sulla carta, però, hanno anche tutte le caratteristiche per riuscirci.
Il curriculum dei due nuovi ufficiali del Carabinieri arrivati a Sondrio parla chiaro: due giovani graduati dal corso di studi di prim’ordine e con importanti esperienze di comando alle spalle.
Dopo la partenza del neo tenente colonnello Pier Enrico Burri, a prendere le redini del reparto operativo sarà il maggiore Rocco Taurasi. Avellinese e padre di una bambina, ha 36 anni e si è formato alla Scuola ufficiali dei Carabinieri di Roma.
La sua preparazione, però, è ben più ampia, avendo conseguito due lauree a Roma e l’abilitazione alla professione di avvocato, oltre ad aver seguito diversi corsi di alta formazione su materie come la cooperazione all’interno dei Paesi dell’Unione Europea e la violenza di genere. Tanto studio, compreso quello delle lingue inglese e francese, ma anche una già consolidata esperienza operativa.
Dai primi incarichi di comando a Bari al passaggio al norm Civitavecchia, con una serie di indagini sulla presenza della criminalità organizzata sul litorale laziale. Promosso capitano, Taurasi è stato trasferito ancora al Sud, in Calabria, per occuparsi ancora di criminalità organizzata nell’ambito del contrasto alle famiglie della ndrangheta.
Prima di arrivare a Sondrio, infine, il maggiore Taurasi è stato comandante di compagnia a Genova. Al capitano Serena Galvagno va invece il comando della compagnia di Sondrio, lasciato vacante dopo sei anni dal maggiore Claudio De Leporini, ora al nucleo investigativo di Cremona. Anche Galvagno, nonostante la giovane età, vanta un corso di formazione e un’esperienza professionale di spessore assoluto. Preparatasi come il collega Taurasi alla Scuola ufficiali di Roma, non soltanto ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, ma ha anche insegnato alla scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria. Siciliana di Catania, ha 33 anni e conosce piuttosto bene le diverse realtà d’Italia. Prima di prendere servizio in Valtellina, ha comandato la compagnia Carabinieri di Alba, in provincia di Cuneo.
«Credo che sia positivo svolgere diversi impieghi: arricchisce il bagaglio di esperienza» ha detto il capitano Galvagno durante l’incontro alla sede del comando provinciale dell’Arma nella quale i due nuovi ufficiali sono stati presentati alla stampa e ai valtellinesi.
«L’impatto con una realtà come quella della provincia di Sondrio? Direi che tutto sommato la zona di Cuneo dalla quale arrivo non ha caratteristiche tanto diverse» il commento a caldo di Galvagno. «Cambiano i luoghi, ma i reati e il modo di contrastarli sono gli stessi ovunque» aggiunge il maggiore Taurasi.
«Io direi che, sotto il profilo operativo, è il caso di distinguere se ci sia la presenza o meno della criminalità organizzata - ha spiegato invece il colonnello Paolo Ferrarese, comandante provinciale dei Carabinieri dopo aver presentato i suoi due nuovi ufficiali -. Tra le zone immuni dal fenomeno associativo, possono cambiare le dimensioni, ma i reati sono ovunque gli stessi».
Le criticità, in provincia di Sondrio, sono rappresentate soprattutto dai furti nelle abitazioni e dalle truffe, specie quelle ai danni delle persone anziane.Su questi reati si concentrerà soprattutto l’attenzione dei Carabinieri.
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