Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 30 Dicembre 2016
Contatori dell’acqua, finora un flop
A dispetto della campagna portata avanti contro i costi forfettari eccessivi del servizio idrico, l’86% dei titolari delle utenze domestiche non ha fatto richiesta per passare al pro die (costo basato sul reale consumo d’acqua) e tra i non residenti soltanto il 24% degli interessati ha presentato domanda di installazione.
A fotografare la realtà della situazione in Valtellina e Valchiavenna è Federconsumatori, l’associazione di difesa dei consumatori che fa capo alla Cgil, presieduta da Tullio Catelotti che sta seguendo la vicenda dell’installazione dei contatori dell’acqua e delle bollette fin dall’inizio e che per avere un quadro chiaro della situazione, alla vigilia di Natale ha incontrato i vertici di Secam, la società interamente pubblica che si occupa della gestione del servizio idrico.
Da quell’incontro, oltre alla preoccupazione per lo stallo in cui versa la campagna di installazione dei contatori, è nato un rapporto che ricorda le tappe della vicenda - innanzitutto il termine ultimo del 30 aprile 2016 per le richieste così da aver conteggiato i consumi pro die da luglio 2015 - e riporta la situazione attuale in provincia.
Fino a tutto novembre Secam ha ricevuto 15.990 domande di installazione di contatori (41.847 quelli inizialmente mancanti) di cui 15.090 entro il termine del 30 aprile. Di queste, 8.616 sono state evase con installazione già avvenuta, mentre per tremila è prevista la posa in tempi brevi.
Ma i dati più interessanti sono quelli relativi alle utenze domestiche dei residenti: l’86% di chi è privo di contatore non ha fatto al momento domanda di installazione. Che significa, evidentemente, che nonostante l’obbligo di legge, ritiene più conveniente pagare il costo forfettario piuttosto che i consumi reali. Ragionamento applicabile anche ai non residenti visto che solo il 26% degli interessati ha fatto richiesta .
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